Al via anche in Sicilia, nell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro, l’attività della Rete Italiana Screening Polmonare, realizzata e finanziata dal Ministero della Salute per la diagnosi precoce del tumore al polmone e di altre patologie legate al fumo, come bronchite cronica ed enfisema.
Il programma, coordinato dall’Istituto Nazionale Tumori di Milano, si svolge sul territorio nazionale in 18 centri con elevata competenza clinica multidisciplinare, individuati da decreto ministeriale. Nell’Isola, l’unico centro della rete Risp è quello dell’Ospedale Cannizzaro.
E qui, nei giorni scorsi, i primi pazienti reclutati nel programma sono stati sottoposti a valutazione clinica da parte dello pneumologo e ad esame tac torace a bassa dose, con risultati significativi. “Sui primi 15 casi trattati, tre sono stati valutati come “non negativi”, cioè con nodularità sospetta in sede polmonare e quindi inviati a follow-up a 3 o 6 mesi, secondo le linee guida“, spiega il dottor Domenico Patanè, direttore dell’Uoc di Diagnostica per Immagini impegnata nel programma Risp insieme con la Chirurgia Toracica, diretta dal dottor Maurizio Nicolosi. L’obiettivo dello screening è proprio questo: individuare la neoplasia quando è ancora curabile in modo radicale, con prognosi favorevole.