Dopo la crisi economica imposta dall’emergenza sanitaria da Covid 19 occorre sviluppare gli obiettivi e mettere in atto le disponibilità europee del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Un ordine del giorno presentato alla Camera dei Deputati dalla forzista Giusi Bartolozzi riguarda il provvedimento che reca disposizioni in materia di governance del Pnrr e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure.
“Il PNRR e il Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC) rappresentano un’occasione unica non solo per superare la crisi economico-sociale determinata dalla pandemia da Covid-19, ma anche per contribuire al progetto di riforma nazionale, superando le criticità strutturali che caratterizzano l’Italia e le singole realtà territoriali”, si legge nell’odg a firma Bartolozzi.
Risulta quindi indispensabile che anche le Autonomie speciali, alle quali l’ordinamento costituzionale appresta specifiche garanzie, possano accedere a tutte le tipologie di finanziamento previste dai predetti Piani: finanziamenti per la realizzazione di opere e investimenti pubblici e finanziamenti a sostegno degli investimenti privati, attivati anche attraverso bandi nazionali, finanziamenti a sostegno della gestione di servizi o afferenti il funzionamento interno dell’amministrazione.
“La partecipazione delle Autonomie speciali a tutti i finanziamenti del PNRR e del PNC, proprio per lo status riconosciuto dalla Costituzione e dagli Statuti speciali, deve avvenire indipendentemente dalla estensione della tipologia di competenze che caratterizza le singole Autonomie e della relativa responsabilità nel loro finanziamento. Nel contempo va garantito, pur assicurando il rispetto dei vincoli e degli obiettivi propri del PNRR, il ruolo di regia e di coordinamento che talune Autonomie speciali svolgono con riferimenti ai comuni del proprio territorio, in ragione della competenza in materia di finanza locale”.
Inoltre, il coinvolgimento delle Autonomie speciali a tutti i finanziamenti previsti dal PNRR e dal piano nazionale per gli investimenti complementari deve intervenire prescindendo da eventuali regole e meccanismi finanziari e contabili che ordinariamente disciplinano i rapporti finanziari tra le singole Autonomie speciali e lo Stato. Ciò sulla base del presupposto che le risorse riconducibili al Recovery Plan ed ai fondi ad esso collegati sono risorse che non derivano dalla fiscalità generale nazionale, bensì dallo straordinario intervento economico che l’ Unione Europea ha messo in campo per favorire la ripresa economica di tutte le sue componenti.
Inoltre, dal documento emerge che per tali ragioni, il Governo si impegna a:
• prevedere meccanismi che consentano la partecipazione delle Autonomie speciali a tutti i finanziamenti previsti dal PNRR e dal PNC al pari degli altri territori, anche qualora attengano a settori la cui competenza in ordine al relativo finanziamento ricade in capo alle Autonomie medesime, considerando la competenza in materia di finanza locale di talune Autonomie speciali e prescindendo da eventuali regole e meccanismi finanziari e contabili che ordinariamente disciplinano i rapporti finanziari tra le singole Autonomie speciali e lo Stato;
• informare tutti i Ministeri dell’impegno di cui al precedente alinea affinché si attivino, ciascuno per le risorse del PNRR e del PNC di propria competenza, a definire criteri adeguati di accesso delle risorse a favore delle Autonomie speciali o a modificare in tal senso quelli attualmente applicati.