Sì è tenuto ad Augusta il secondo appuntamento di “Grano siciliano e salute“, il convegno organizzato dall’Ordine dei medici di Palermo sulla dieta mediterranea.
Al convegno è stato ribadito che “Questa grande riscoperta dei grani antichi e quelli siciliani, in modo particolare, è di straordinaria importanza”. A evidenziarlo è il presidente dell’Ordine di Siracusa Anselmo Madeddu.
“Per incrementare la produttività abbiamo sacrificato sull’altare dell’economia la salute. Con le evoluzioni genetiche i nuovi grani, che producono di più, sono caratterizzati da livelli di glutine maggiore – spiega –. Il glutine è formato dalla gliadina e dalla glutenina. La gliadina è una sostanza che all’interno contiene l’acido glutammico che è quello che produce dei danni, tossico soprattutto per le cellule nervose, mentre la glutenina crea quel mal assorbimento che conosciamo come celiachia”.
Inoltre: “Questo convegno fa luce a 360° sugli aspetti della sana alimentazione fa luce sui disturbi dei comportamenti alimentari – aggiunge –.Una sana alimentazione previene molte importanti patologie cronico-degenerative; mi riferisco soprattutto al tumore del colon retto e a quello della mammella perché è un tumore dipendente da alcuni ormoni che derivano dai grassi”.
Francesco Vescera, imprenditorie e studioso multidisciplinare ha sottolineato che l’utilizzo dei grani antichi siciliani non è solo una questione di moda ma: “E’ un prodotto d’eccellenza assoluto per il territorio, per la parte geografica che per la parte tecnica e scientifico culturale, ma soprattutto salutistico“.
“Non sono grani importati, non hanno pesticidi e non hanno bisogno di avere altre sostanze chimiche per la conservazione e, in più, l’utilizzo del lievito madre apporta ulteriori benefici“, aggiunge il Bakery chef Mattia Vescera.
Prossimi appuntamenti
05 Ottobre – Catania – Airport Hotel
13 Ottobre – Messina – Sala conferenze Ordine Messina