Sono 35 i verbali di contestazione di varie infrazioni su 45 locali controllati in via Maqueda, a Palermo, la scorsa settimana.
La polizia municipale ha concentrato 12 pattuglie per verificare la situazione di illegalità e illiceità lamentata dai residenti e da parte degli stessi esercenti. A coordinare i controlli, il commissario Gambino, responsabile delle unità operative di riferimento, affiancato dal commissario Mucera con la squadra Delta 22.
“L’attività è stata promossa dalla comandante dei vigili urbani Margherita Amato su impulso del sindaco Roberto Lagalla e mio come assessore al Centro Storico con delega funzionale alla Polizia Municipale nell’ambito della attenzione alla qualità dello spazio pubblico, alla promozione del corretto esercizio delle attività commerciali e all’aumento della sicurezza nei luoghi del tempo libero”, afferma l’assessore Maurizio Carta.
L’obiettivo è quello di contrastare “la movida selvaggia che diventa un insopportabile consumo del benessere e della serenità delle persone che abitano e passeggiano lungo via Maqueda, ma anche nelle piazze e nelle altre vie – spiega l’assessore -. L’iniziativa è stata molto apprezzata dalle persone che frequentano la via e anche dai commercianti che da sempre rispettano le regole e che in questi anni hanno dovuto sopportare la concorrenza sleale di chi non le rispetta con insopportabile furbizia”.
Tra le sanzioni amministrative comminate dal Suap, anche quelle nei confronti di venditori ambulanti, che non avrebbero rispettato di utilizzare le vie trasversali come imposto dall’ordinanza. Cinque ambulanti sono stati sospesi e tre sono risultati abusivi.
“Per tutti coloro che non sono stati trovati in regola è stato avviato l’iter che in alcuni casi porterà agli atti di diffida e sospensione delle attività per 15 giorni da parte del competente ufficio Suap – dice Carta, che aggiunge che i controlli proseguiranno “anche nei prossimi giorni per garantire il rispetto delle regole che hanno restituito via Maqueda alla sua bellezza, facendo rientrare i dehors delle attività commerciali nei limiti concessi e liberando spazio per il passeggio”.
“I controlli del rispetto delle norme non hanno mai una natura vessatoria – ci tiene a sottolineare la comandante della polizia municipale Margherita Amato -, ma affermano i diritti al controllo del territorio da parte dell’amministrazione, contrastando le illegalità che deturpano la bellezza e la sicurezza dei luoghi più frequentati dalla città. Il servizio lungo via Maqueda e strade limitrofe, nonostante la sottodotazione di organico, rimarrà un servizio ricorrente a garanzia di tutti i portatori di interesse”.
Per il sindaco Roberto Lagalla, “i controlli lungo via Maqueda e altri luoghi della movida selvaggia rappresentano una strategia della mia Giunta che risponde alla pressante richiesta dei cittadini, delle imprese, delle associazioni culturali e di categoria, dei turisti e degli operatori turistici di riportare bellezza, sicurezza, decoro e regole lungo i principali luoghi più attrattivi della citta, eliminando i comportamenti illegali che creano un insopportabile conflitto tra diversi usi. Serve un nuovo equilibrio di funzioni e usi, anche decentrando gli attrattori della movida in modo da abbassare la pressione negli stessi luoghi ed eliminando la congestione che ne deturpa la bellezza”.
Nei prossimi giorni, l’assessore Carta, l’assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti, ai componenti della commissione consiliare alle Attività produttive presieduta da Ottavio Zacco e alla soprintendente ai Beni culturali e ambientali Selima Giuliano incontreranno le associazioni di categoria e i comitati civici via Maqueda e del centro storico. Si punta a redigere un progetto di spazio pubblico con “norme che consentano una più agevole gestione della somministrazione all’aperto, una maggiore armonia nella realizzazione delle strutture, una più efficace manutenzione e pulizia degli spazi”, spiega Carta.
Si comincerà dalla chiara delimitazione dei dehors per permettere più agevolmente il passaggio. Ma si pensa anche a ridefinire progressivamente anche anche marciapiedi e pavimentazione, illuminazione e arredo.