La polizia di Marsala ha arrestato due fratelli (G. e V. T.), che sono stati rinchiusi nel carcere di Trapani, per tentativo di omicidio.
I due fratelli sono accusati di aver tentato di uccidere, con una coltellata al petto, un cittadino romeno. Il fatto risale alla sera dello scorso 24 maggio, quando i due, in piazza Marconi (la popolare “Porticella”) ebbero un diverbio con l’uomo arrivato dal paese dell’est europeo. A sferrare il fendente sarebbe stato G. T.
Subito dopo, la vittima, non senza difficoltà, riuscì ad allontanarsi, mentre l’aggressore continuava a minacciarlo di morte. In ospedale, il romeno arrivò in gravissime condizioni. In piazza Marconi, nel frattempo, era giunta una volante della polizia.
Gli agenti, notata la presenza dei due fratelli, già noti alle forze dell’ordine, scorse le evidenti macchie di sangue sul busto di uno dei fratelli. Alla vista degli agenti, entrambi si diedero alla fuga, ma vennero poi rintracciati nelle rispettive abitazioni, dove sono stati infine sequestrati gli indumenti vistosamente macchiati di sangue.
I due sono Giancarlo e Vito Titone, rispettivamente di 39 e 53 anni. A sferrare il fendente sarebbe stato Giancarlo Titone, chiamato in aiuto dal fratello Vito perché il romeno, secondo quanto spiega l’avvocato difensore Diego Tranchida, lo avrebbe “pestato a sangue e tramortito”. Subito dopo l’accoltellamento, la vittima è riuscita ad allontanarsi, mentre Giancarlo Titone (difeso dall’avvocato Luigi Pipitone) avrebbe continuato a minacciarlo di morte.