Prosegue la “caccia” ai morosi a Taormina. Proprio alle porte del periodo di festività di Natale il Comune di Taormina ha predisposto l’invio di oltre 10 mila avvisi di pagamento che riguardano annualità pregresse per la tassa sulla spazzatura e per la bollettazione del servizio idrico.
L’obiettivo della casa municipale taorminese è quella di cambiare passo nelle dinamiche economiche e finanziarie dell’ente dopo il maxi-buco accumulatosi nelle casse di Palazzo dei Giurati nell’ultimo ventennio: 30 milioni di euro non riscossi che poi hanno concorso in termini determinanti alla bocciatura del piano di riequilibrio da parte della Corte dei Conti ed alla successiva dichiarazione di dissesto finanziario da parte del Comune.
Adesso, nel dettaglio, il Comune ha impegnato 35 mila euro per le procedure di imbustamento e invio degli avvisi sulla Tari 2017, evidenziando che “occorre provvedere a spedire e notificare la Tari dell’anno 2017, per un totale di 3 mila provvedimenti”. Altri 37 mila euro sono stati impegnati dal Comune per la predisposizione e l’invio di 7500 avvisi di sollecito per le bollette del servizio idrico delle annualità 2018, 2019 e 2020.
Nei mesi recenti il Comune è riuscito a recuperare circa 5 milioni di euro, inerenti le annualità 2013 e 2014, sui tributi che non erano stati riscossi, è partita quindi l’attività finalizzata al rientro delle somme per il 2015 e 2016 ed ora si punta ad una verifica del successivo periodo che va sino al 31 dicembre 2020. Come detto c’è da invertire un trend che aveva visto crollare la riscossione dei tributi al Comune di Taormina sino alla quota del 35%, una percentuale valutata in termini insufficienti dalla Corte dei Conti all’atto dell’esame della documentazione che riguardava lo stato di salute economico-finanziario di Palazzo dei Giurati.
A questo punto è il momento di un’ulteriore stretta, con una verifica delle posizioni che potrebbe portare importanti risorse nelle casse comunali in vista del 2023, per dare seguito all’avviato percorso di risanamento dell’ente, che viene sovrinteso dalla Commissione Liquidatoria.