“A seguito dell’arresto di Messina Denaro Matteo, il bailamme mass mediatico innescatosi non ha risparmiato la figlia, Lorenza Alagna. Sono state diffuse attraverso i mezzi di informazione a tiratura nazionale e di divulgazione online, sin dai giorni immediatamente successivi all’arresto e con ritmo sempre più incessante e insistente, notizie destituite di ogni fondamento, riguardanti una presunta manifestazione di volontà da parte di Lorenza Alagna atta a rinnegare ogni contatto con il padre“.
“Si smentisce in modo categorico tutto ciò che è stato pubblicato falsamente, visto che, la figlia non ha mai rilasciato alcuna dichiarazione che potesse indurre a ritenere la sussistenza della sua volontà di rinnegare ogni contatto con il padre dopo l’arresto, con la doverosa precisazione che mai e poi mai sono intervenuti contatti con il padre fin dalla nascita”. Così, in una nota, l’avvocato Franco Lo Sciuto, legale di Lorenza, figlia naturale del boss arrestato lunedì scorso a Palermo.
“Lorenza si è sempre astenuta da ogni contatto con i giornalisti, quand’anche gli stessi si siano installati quotidianamente sotto casa a presidio dell’abitazione e alla ricerca di dichiarazioni scoop in modo da alimentare il vortice mediatico. L’avere allontanato in modo risoluto l’assalto mediatico di taluni giornalisti sotto casa è condotta inequivoca, insuscettibile delle fuorvianti interpretazioni ribaltate nelle testate nazionali”.
“La sfera del rapporto padre-figlia è intangibile e insindacabile, e, come tale, deve rimanere rigorosamente riservata. Non possono, pertanto, tollerarsi indebite intromissioni nella sfera di detti rapporti, le cui dinamiche devono restare estranee alle cronache e alle critiche da parte di giornalisti, sociologi, opinionisti, mass-mediologi e di tutte quelle figure che, a vario titolo, dispensano sapere e giudizi sui mass-media. Ogni ulteriore intervento sul punto – prosegue la nota del legale – dovrà ritenersi indesiderato, inopportuno e fonte di sicuro turbamento per Lorenza. Ogni illecito intervento verrà perseguito con determinazione nei modi e nelle forme previste dalla legge”.