“Da un paio di giorni il passaggio della Sicilia in zona gialla appare quasi inevitabile. Salvo rare eccezioni noto una sorta di rassegnato silenzio della politica, ad ogni livello. Sono convinto che serva invece una scatto d’orgoglio e che i siciliani debbano tirare fuori gli attributi. Nei prossimi due giorni rischiamo di giocarci una porzione non indifferente della stagione turistica estiva; la stampa nazionale sta già rimarcando questo probabile passaggio in giallo e dobbiamo fare i conti con il danno di immagine e le sue conseguenze. Per scatto d’orgoglio intendo che intanto si debba fare il possibile e l’impossibile per riattivare tutti i reparti Covid in queste ultime ore e per dimettere tutti i pazienti che possono avere le cure domiciliari“. Lo dice il parlamentare leghista Minardo.
“Ho la massima fiducia nell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, e aggiungo che se vi sono margini per recuperare ancora qualcosa al fotofinish serve uno sforzo di tutti i manager e direttori sanitari delle nostre Asp così come di ogni singolo medico e infermiere. – aggiunge – Questi ultimi sono da un anno e mezzo la nostra salvezza e la nostra speranza ma è necessario che abbiano ancora energie, professionalità e coraggio in pieno agosto: se riusciamo nei prossimi due giorni a non superare la soglia del 15% di ricoveri nei reparti ordinari e del 10% in quelli di terapia intensiva salviamo altre vite e salviamo il lavoro di decine di migliaia di siciliani. In queste settimane la Sicilia ha accolto circa un milione e mezzo di turisti, anche a loro che sono ovviamente benvenuti lancio l’appello a divertirsi e godere delle nostre bellezze ma avendo sempre cura di osservare le poche e fondamentali norme per evitare i contagi”
“Potevamo avere, ottenere, trovare le risorse per attivare qualche posto letto in più da fine luglio? – conclude – Forse sì ma polemizzare in questa circostanza è inutile. Tra domani e venerdì si decide per l’assegnazione del colore alla Sicilia dopo ferragosto, la nostra regione è messa peggio delle altre, collaborare insieme per resistere, mantenere un livello tollerabile di ricoveri ed ottenere ancora la zona bianca è nell’interesse di tutti, nessuno escluso”.