Nel Milleproroghe sul caso risanamento Messina passa la linea del governo, rappresentata dall’emendamento della sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano e che prevede che il commissario sia, per i prossimi 2 anni, il presidente della Regione Renato Schifani (qui)
Ma è scontro con le colleghe parlamentari messinesi, la capogruppo al senato del M5S Barbara Floridia e la vice caprogruppo delle autonomie al senato Dafne Musolino che in Aula contestano sia la scelta che i costi dell’operazione. E Matilde Siracusano ribadisce la bontà della scelta sottolineando che Schifani è presidente di tutti e non di una parte politica (qui).
Ad aprire i fuochi è stata la senatrice Barbara Floridia (M5S), con un emendamento (qui) con il quale si chiedeva che i poteri speciali restassero alla prefetta Cosima Di Stasi fino al 31 dicembre 2024 evitando così quello che la capogruppo definisce un postificio ovvero la struttura commissariale con un sub commissario (Marcello Scurria) e nuovi dipendenti.
“L’emendamento è stato bocciato dalla maggioranza che ha voluto così spogliare ancora una volta Messina di un ruolo di primo piano anche su questioni che riguardano la stessa Città dello Stretto- spiega Floridia– Quindi, sarà il Presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani ad essere il nuovo Commissario Straordinario. La proroga del Prefetto di Messina, fino al 31 dicembre 2024, sarebbe stata una scelta di buonsenso, visto il suo ottimo operato di questi mesi e non avrebbe avuto senso cambiare, proprio in questo momento, la struttura commissariale. Per il bene di Messina si sarebbe dovuto dare continuità al lavoro già svolto. Grave è anche il fatto che abbiano trasformato la struttura in un ‘postificio’. E’ un segnale molto preoccupante, visto che stanno scippando alla nostra città il coordinamento dello sbaraccamento, che rappresenta il punto di partenza della rinascita di Messina”,
Stesso tenore per Dafne Musolino Sud chiama Nord e vice capogruppo delle Autonomie che pone l’accento sui costi aggiuntivi (il sub commissario costerà 100 mila euro l’anno) e sulla scelta di spostare l’asse del commissariamento a Palermo, in mano alla Regione.
“Perché nominare un commissario lontano dal territorio, affiancargli una figura non istituzionale come un sub commissario a pagamento quando tutto era gratuito?- si chiede Dafne Musolino- In due anni i costi aumenteranno di 500 mila euro, fondi tolti al risanamento. E se in passato il risanamento ha fallito è stato proprio a causa della Regione. Avevamo chiesto che il commissario fosse il sindaco o restasse la prefetta e su questo punto abbiamo trovato unità con il Pd, Azione Italia Viva e M5S”.
L’emendamento è stato bocciato, passa quindi la linea del governo. Il commissario straordinario sarà Schifani per due anni, ci sarà una struttura commissariale ed un sub commissario.
Alle contestazioni di Floridia e Musolino replica Matilde Siracusano: “.Spiace constatare che una parte dell’opposizione – stando alle parole delle senatrici Barbara Floridia e Dafne Musolino – ritenga che le risorse economiche impiegate per potenziare la struttura che dovrà accelerare le operazioni di sbaraccamento di alcune zone di Messina e dei 2mila messinesi che ancora vivono in mezzo alle fogne e sotto ai tetti in eternit siano uno spreco. Mi sarei aspettata un atteggiamento positivo, di condivisione, costruttivo nei confronti di un governo che dimostra attenzione e sensibilità verso la città di Messina. Le baracche di Messina non dovrebbero essere terreno di scontro e di polemiche. Ed il governatore della Regione Siciliana, Renato Schifani, è il presidente di tutti i siciliani e non solo di una parte politica – come ho voluto precisare in Aula al Senato -, e saprà dunque guidare al meglio una struttura commissariale che grazie al decreto Milleproroghe sarà migliorata, rafforzata e con un sub commissario pronto a lavorare in sinergia con il commissario“.