Dovevano restare scollegati da oggi, primo marzo. Invece, in extremis, ieri è arrivata la delibera del consiglio di amministrazione di Ast per proseguire il servizio urbano in 14 Comuni della Sicilia orientale.
Sono state le stesse amministrazioni comunali a trasmettere “l’atto impositivo per l’affidamento del servizio” all’Azienda siciliana di trasporti, che, quindi, ha l’obbligo di continuare i servizi urbani.
I Comuni che hanno espresso la volontà di affidare e proseguire il servizio con Ast sono: Acireale, Siracusa, Augusta, Barcellona Pozzo di Gotto, Caltagirone, Chiaramonte Gulfi, Lentini, Milazzo, Modica, Paternò, Ragusa, Scicli e Carlentini, oltre a Gela, che aveva già presentato l’atto impositivo in precedenza.
“L’Ast svolge un servizio pubblico essenziale – sottolinea il presidente del consiglio di amministrazione di Ast, Santo Castiglione -. L’azienda aveva inviato un preavviso di rilascio servizio a gennaio, considerato l’approssimarsi del relativo termine di scadenza dei contratti al primo marzo. Oggi il Consiglio , a seguito dell’atto impositivo da parte dei suddetti Comuni, ha deliberato il prosieguo di tale servizio, in attesa delle determinazioni del Socio per la risoluzione della crisi che in questo momento Ast sta attraversando”.
Tirano un sospiro di sollievo, almeno per il momento, i circa 800 dipendenti – di cui 200 interinali – che rischiano il posto di lavoro. Ancora la Regione Siciliana, infatti, non si è espressa sulla volontà di privatizzare il servizio.