All’Ars opposizioni all’attacco sull’autonomia differenziata. I deputati di Pd, M5s e ScN si stanno alternando sul pulpito criticando il ddl Calderoli approvato a maggioranza dalla Conferenza delle Regioni, col voto contrario delle amministrazioni di centrosinistra.
In aula per il governo ci sono gli assessori all’Economia Marco Falcone e alle autonomie locali Andrea Messina. La minoranza sta criticando il governo regionale per avere dato parare favorevole in Conferenza delle Regioni, stigmatizzando l’assenza a sala d’Ercole, questo pomeriggio, del presidente Renato Schifani.
“L’adesione in conferenza Stato-Regioni del presidente Schifani al percorso dell’autonomia differenziata porta la Sicilia a firmare una cambiale in bianco. Oltretutto reputo grave che questo parlamento abbia appreso solo dalla stampa la posizione del governo regionale“. Lo ha detto Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars intervenendo nel corso del dibattito d’aula sull’autonomia differenziata. “Se fino ad oggi abbiamo parlato di gap tra Nord e Sud, con il regionalismo differenziato si amplificheranno ancora di più le differenze – ha proseguito – le regioni che vanno veloci inizieranno a correre, quelle che vanno lente si fermeranno. Con effetti in particolare sulla sanità, scuola ed infrastrutture”. “Andiamo incontro – conclude – ad uno scenario nel quale rischia di saltare il patto di unità nazionale, ci troveremo a parlare di ‘pezzi d’Italia’ che vanno a velocità diverse e che offrono ai cittadini servizi ed opportunità differenti a seconda del territorio di residenza”.