“Mettere in salvo, su aerei militari afghani, le persone che possono subire rappresaglie. E ho confermato la posizione della Città di Palermo e dell’Anci nazionale. Con i miei colleghi sindaci di altri paesi europei, americani ed africani abbiamo condiviso l’impegno di aiutare i rifugiati afghani a lasciare il paese. Viviamo una condizione tragica e l’incertezza di futuro ci impone di mantenere saldo l’impegno umanitario e la difesa della vita“.
Lo ha detto Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, intervenendo ad un incontro online a cui hanno partecipato alcuni esponenti del Global Parliament of Mayor (GPM) che si terrà ad ottobre nel capoluogo siciliano. Una riunione, quella di stasera, fortemente voluta da Naseer Lilizai, ex sindaco di Puli Alam, in Afghanistan, per informare i colleghi della situazione drammatica in cui versano i sindaci afghani e le loro città.
Lilizai è fuggito dall’Afghanistan nel 2020. Ora vive negli Stati Uniti. L’incontro ha fatto seguito al documento condiviso con il quale le città firmatarie s’impegnano ad accogliere, proteggere ed integrare i rifugiati afghani. “I
sindaci – ha aggiunto Orlando – hanno confermato la disponibilità all’accoglienza dei rifugiati nelle proprie città e hanno manifestato il proprio impegno affinchè si sensibilizzino i governi sul fronte di una crisi umanitaria ogni giorno sempre più grave attraverso l’istituzione di corridoi umanitari dopo la fine del ponte aereo con velivoli militari”.