Fine lavori mai. Anzi, nel frattempo l’impresa è inadempiente anche nei confronti dei lavoratori. Durissimo l’affondo della Uil su quanto sta accadendo nel viadotto Ritiro, una vera e propria vergogna.
“Sul reale stato dei lavori del Viadotto Ritiro, i fatti ci danno ancora una volta ragione e confermano tutte le nostre reiterate denunce in merito al sostanziale blocco delle attività lavorative nel cantiere- dichiaranoo Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica Messina-Palermo.. Pertanto, quanto sta avvenendo in questi giorni sta clamorosamente smentendo la narrazione portata avanti nei mesi scorsi dalla Toto Costruzioni”
La Toto Costruzioni il 23 novembre 2022 affermava testualmente che il Viadotto Ritiro “sarà ultimato nel corso dei primi mesi del 2023“ e, successivamente, in merito ai contestuali ritardi dell’apertura del bypass, con una nota stampa del 21 dicembre 2022, affermava pubblicamente che “l’ultimazione dei lavori del bypass è prevista nella prima metà del gennaio 2023”.
E’ evidente che nessuna delle dichiarazioni è stata confermata. “Trattandosi di una vicenda che investe pesantemente la città e la carne viva dei lavoratori dobbiamo insistere su questa clamorosa vicenda che Messina è costretta a subire nell’assordante silenzio delle istituzioni che sembrano vivere in un altro pianeta. Siamo, ormai, in piena stagione primaverile e le date di apertura del bypass e di fine lavori dell’opera strombazzate dalla Toto costruzioni, fra l’altro espresse in aperta polemica con le nostre fondate denunce, sono paurosamente smentite dai fatti. Infatti, il cantiere del Viadotto Ritiro è totalmente fermo e, in questi giorni, vede la presenza di soltanto 1-2 lavoratori. Pertanto, senza giri di parole o inutili chiacchere, si sta consumando l’ennesima incompiuta sulla pelle della città e dei messinesi” .
Come se non bastasse, rilevano i sindacalisti, i lavoratori non vengono pagati da quasi tre mesi e stesso discorso vale anche per i fornitori. Al netto delle ormai palesi difficoltà della Toto Costruzioni, i numeri e le risorse finanziarie legate alla realizzazione del Viadotto Ritiro inducono ad esprimere ulteriore preoccupazione.
“Sappiamo, infatti, che fra sal, riserve e tutti gli oneri accessori la Toto Costruzioni, ad oggi, deve incassare all’incirca gli ultimi 2 milioni di euro, ma le stime oggettive e concrete indicano in oltre 5 milioni di euro gli importi necessari per realizzare soltanto i lavori più urgenti poiché da questa stima rimane fuori il vero cuore dell’opera che non è stato toccato: il famoso “giunto”, oggetto di infinite valutazioni e discussioni, e che rappresenta il convitato di pietra di questa kafkiana vicenda. Ecco perché pensiamo che, a questo punto, si debba intervenire senza indugio per rilanciare questa grande vertenza che investe la città di Messina. In tal senso, chiediamo con urgenza l’intervento sostitutivo del Cas, fino ad oggi totalmente silente, a tutela dei diritti salariali dei lavoratori e, contestualmente, auspichiamo un autorevole coinvolgimento di S.E. la Sig.ra Prefetto di Messina dott.ssa Cosima Di Stani affinché si apra un confronto ufficiale finalizzato a chiarire nella giusta sede istituzionale le prospettive del Viadotto Ritiro. I messinesi sono esausti di subire sulla propria pelle questo disastro che pesa enormemente sulla loro vita quotidiana” hanno così concluso Ivan Tripodi e Pasquale De Vardo.