“Per noi il miglior candidato sindaco di Catania è Valeria Sudano, e non lo dico perché è donna, ma perché è Valeria Sudano, con la sua storia, le sue capacità politiche dimostrate finora in anni d’impegno. Sto portando avanti un’azione di mediazione con i nostri amici alleati che però non hanno finora fatto alcun nome alternativo né hanno dato alcuna motivazione a mio giudizio valida per dire no alla candidatura di Valeria, che peraltro è l’unica che in questo momento sta fidelizzando l’elettorato”. L’europarlamentare Annalisa Tardino, neo commissario regionale della Lega, non va allo scontro, usa toni pacati ma decisi ed è chiaro che il partito, sul nome di Sudano candidato sindaco di Catania non torna indietro (e non certo perché i manifesti della parlamentare campeggiano da giorni in città).
L’obiettivo dichiarato da tutti è un nome forte che rappresenti l’unità del centrodestra, ma tra gli alleati, in casa FdI ed Mpa c’è qualche malumore e si è parlato di fuga in avanti. Nei giorni scorsi c’è stato un primo vertice, alla presenza di tutti i segretari dei partiti di centro destra. Ne è venuto fuori un comunicato unitario ma senza particolari dettagli, ma a seguire ci sono state tutte quelle indiscrezioni giornalistiche che hanno fatto emergere uno schema di massima. All’appello manca la casella Catania, ma va da sé, che se il mosaico di Trapani, Ragusa e Siracusa è già pronto, le decisioni sul nome non potranno che essere coerenti con il metodo finora seguito. In sintesi, se Fratelli d’Italia ha indicato il nome del candidato sindaco di Trapani e di Ragusa (vicino al partito anche se in lista civica) ed a Siracusa sarà un azzurro a correre per la coalizione, è difficile, oltre che poco comprensibile dire no alla proposta della Lega di schierare Valeria Sudano.
“Nel tavolo di centrodestra gli amici di Fratelli d’Italia non hanno portato un nome alternativo– prosegue Tardino– Noi siamo in campo con un candidato di spessore, una professionista valida, che fa politica da tempo e l’ha fatta partendo dal basso. Se non sono d’accordo ci devono dare motivazioni valide, ed io non credo che dire che Fratelli d’Italia sia il primo partito sia valida. Ci siamo riuniti e dalle indiscrezioni emerse c’è uno schema molto chiaro. Noi non vogliamo perdere tempo e vogliamo invece lavorare per il centrodestra unito. Su Miceli a Trapani c’è anche la nostra convergenza, così come sul candidato vicino a Fratelli d’Italia a Ragusa e su quello di Forza Italia a Siracusa. In quest’ottica io credo che si possa trovare l’unità anche su Catania. Ho evitato di rispondere ad attacchi personali e continuerò a cercare la mediazione, ma ripeto, chi vuol rompere l’unità del centrodestra ci dica perché”.
Sulle amministrative di Catania interviene anche il senatore Nino Germanà, vice capogruppo della Lega a Palazzo Madama: “La candidatura di Sudano non è una fuga in avanti come qualcuno l’ha definita ma rappresenta perfettamente la maturità di un partito che offre alla coalizione il nome migliore. Legittimo che tutti i partiti del centrodestra vogliano esprimere il candidato sindaco per una città importante come Catania. Però qualsiasi dirigente non deve guardare il proprio orticello ma garantire alla città il nome migliore. L’unità della coalizione è sacra e non dovrebbe essere mai messa in discussione”