E’ uscito il nuovo libro di Grazia Velvet Capone “Sette Porte”, pubblicato dalla Casa Editrice Aurea Nox, il nuovissimo progetto editoriale di cui la stessa autrice è Dea ex machina, come la definiscono i suoi autori. Un innovativo impulso nel campo della letteratura siciliana che vede Capone regina visionaria in grado di riunire una folta comunità di autori da tutta Italia.
C’è molto di spirituale in questo progetto che arriva al culmine di una carriera fatta di studio e ricerca, un coup de théâtre che in un modo del tutto naturale richiama a sé un vasto pubblico di autori. E così nasce anche “Sette Porte”, un testo graffiante in grado di andare oltre la vita ordinaria, una riflessione sulla natura delle donna nutrita dall’emozione inebriante delle loro storie.
Uno sguardo che si fissa sul numero sette come strumento di una dinamica rituale che rievoca il logos numerico del simbolismo religioso e che si intreccia con l’ esistenza delle protagoniste, legate al tempo della quotidianità ma anche a quello straordinario di connessione con l’elemento metafisico.
Sette esistenze, sette porte così come sette sono le monadi che si schiudono alle possibilità offerte dall’intimo spazio di una lettura Sette perle preziosissime che come i grani di un rosario conducono il lettore nel mistero femminile. Mondi che non gli appartengono, Weltanschauung che chiedono di essere svelate, o al contrario, di essere ritrovate in una mémoire fenomenologica che non lascia spazio alla noia.
Le sette vibrazioni offerte dal testo specchiano il vissuto dell’autrice scandito da fasi di una ricerca spirituale, alchemica, complessa a tratti, vitale e illuminante.
Così da pagine in cui si narra di una donna afghana e del suo desiderio di vendetta si passa alle pagine in cui due amanti non possono vivere il loro amore mentre il tempo scorre inevitabile, e poi ancora una donna, ma questa volta crudelmente divina, che soccorre un naufrago e un’Ape Regina che ritrova il suo Re.
“Simboli, metafore, legami o soffi d’amore, un femminile sacro e indomito che pervade i percorsi lunari, spesso sussurrati e talvolta urlati nel silenzio delle anime ancora incapaci di un fremito in questo feroce deserto degli sguardi”, afferma Gioann Pòlli, autore della prefazione.
Tutte le sette porte sono qui per noi. Se le vogliamo varcare e lasciarci incantare, sta ora a noi indossare l’abito giusto, il pensiero aperto, scioglierci in un passo lento necessario per non perdere nemmeno un particolare, un gesto, un paesaggio di questo viaggio alchemico e regale, immaginario e reale, fantastico e razionale.
Torneremo più ricchi di possibilità, sereni per la quotidianità, consapevoli nella nostra scelta di voler essere anziché esserne obbligati.( …) Le porte sono ora aperte: a voi la magia per sapervi transitare”.