Dopo il burrascoso (ma scontato) divorzio da Calenda, Matteo Renzi necessita a Palazzo Madama di un senatore per far sì che Italia Viva abbia un gruppo autonomo (servono 6 senatori). Caso volle che Sud chiama Nord ha eletto una sola senatrice, Dafne Musolino, attualmente vicepresidente del gruppo Autonomie. Così i rumors sono andati proprio nella direzione della senatrice messinese al punto che lo stesso Cateno De Luca in una delle sue dirette Facebook ha inscenato una finta telefonata con Matteo Renzi in sostanza facendo capire che al momento non se ne parla.
Quando Myrta Merlino a L’aria che tira su LA7 chiede in diretta De Luca: “Ma Renzi l’ha fatta la telefonata a Dafne?”, Cateno replica: “Da buon siciliano Dafne non risponde a nessuno se prima non chiede il permesso a me”, scatenando le reazioni in studio e della stessa giornalista: “Ammazza…molto democratico”. Ironia degli altri ospiti: “Allora funziona che Sud chiama il Nord, ma se il Nord chiama il sud non risponde….”.
Il video e la notizia fa il giro della rete a livello nazionale e la solidarietà alla senatrice arriva dagli avversari politici del gruppo De Luca. A firmare la nota sono infatti i 7 consiglieri comunali Felice Calabrò e Antonella Russo (Pd), Libero Gioveni, Dario Carbone e Pasquale Currò (FdI), Giovanni Caruso (De Domenico sindaco) e Mirko Cantello (passato al misto ma ormai ex maggioranza). “Desideriamo formulare la nostra solidarietà e manifestare vicinanza alla senatrice Dafne Musolino, la cui figura di parlamentare e di donna appare a dir poco sminuita dalle recenti affermazioni del suo leader politico, rilasciate nel corso della trasmissione di Myrta Merlino su La7. Le dichiarazioni di De Luca, infatti, in merito al suo preliminare necessario permesso per la parlamentare eletta nella sua lista ad interloquire con terzi, sono lesive della libertà e della dignità spettante ad ogni rappresentante del popolo nell’esercizio del mandato conferitogli dagli elettori”.