E’ stato arrestato da carabinieri per omicidio aggravato, e trasferito nel reparto di Medicina penitenziaria dell’ospedale Cannizzaro di Catania, Filippo Asero, il 47enne che ieri, a Bronte, ha ucciso con circa trenta coltellate la moglie, Ada Rotini, di 46 anni, il giorno della prima udienza per la loro separazione.
Il provvedimento cautelare è stato emesso dalla Procura distrettuale di Catania. Stasera a Bronte, a partire dalle 19, si terrà una ‘fiaccolata statica’, al Parco Urbano contro le violenze sulle donne e in ricordo delle vittime di femminicidio organizzata dal locale Telefono Rosa e alla quale ha aderito anche il Comune. Il matrimonio della coppia, celebrato nell’agosto del 2020, era durato meno di un anno. L’uomo l’ha colpita decine di volte con un coltello la moglie, quasi sgozzandola.
La violenta aggressione è avvenuta davanti alla casa in cui avevano abitato insieme, in via Boscia, alla periferia del paese etneo. Lei c’era andata per prendere degli effetti personali ed era in compagnia della sorella e dell’anziano per cui lavorava come badante, che sono rimasti ad aspettarla in auto. Segno che la donna non si aspettava di essere aggredita.
L’anziano, sceso dall’auto, ha tentato di fermare l’omicida, ma è stato ferito a un braccio. Poi Asero ha tentato di togliersi la vita, rivolgendo più volte contro se stesso l’arma. A bloccarlo è stato un carabiniere fuori dal servizio, in licenza a Bronte, intervenuto dopo avere sentito urlare. Il coltello gli è stato estratto dai medici nell’ospedale Cannizzaro di Catania, dove era stato trasportato in elicottero.
L’omicidio e il tentato suicidio potrebbero essere stati ripresi da una delle telecamere di sicurezza di un privato che abita nella zona del delitto. Una punterebbe proprio sul luogo dove è stato commesso l’omicidio. I proprietari dell’immobile non hanno visto il contenuto delle registrazioni che sono state portate vie dai carabinieri.