Avevano nidificato, ed erano diventate decisamente troppe per la piccola vasca monumentale situata all’interno della villa comunale di Sciacca. E così sono state date in adozione 12 delle 24 anatre che, negli ultimi tempi, faticavano a condividere lo spazio acquatico disponibile con le oche, da cui peraltro erano spesso attaccate.
“Ci siamo accorti di questo fenomeno – dice l’assessora comunale al Randagismo, Agnese Sinagra – anche perché a nutrire questi animali è il comune, e abbiamo accertato che la quantità di cibo giornaliera che veniva loro garantito improvvisamente non era più sufficiente“. Il comune di Sciacca ha recuperato e dato in adozione anche una ventina di tartarughe acquatiche. Queste, tuttavia, non facevano parte del patrimonio faunistico tipico del giardino pubblico: “Verosimilmente – dice Sinagra – sono state abbandonate qui da privati cittadini, che evidentemente se ne sono volute disfare ma nel modo sbagliato. Ne è scaturita una presenza eccessiva di esemplari nella vasca, con oggettive conseguenze igienico sanitarie per l’acqua, spesso intorpidita e sporca assai prima della sostituzione programmata“.
L’affidamento di questi animali è avvenuto dopo la ricerca e l’individuazione di persone in possesso di luoghi adatti alle loro esigenze: fattorie didattiche, case provviste di giardini o laghetti o, comunque, in condizione di potere garantire la sopravvivenza di questi animali. Un’attività che il comune ha condotto insieme con l’associazione animalista Balzoo. “Ci auguriamo che i numeri di esemplari nel nostro giardino pubblico non tornino a crescere, confidiamo nella sensibilità delle persone“, ha concluso Agnese Sinagra.