Ancora oggi le università siciliane, sono poco attrattive e competitive rispetto a quelle del resto d’Italia, soprattutto per chi vorrebbe rimanere a studiare e a contribuire allo sviluppo della propria terra. Nonostante decenni di parole e di promesse, cambi di Governo e cambi di Governance, la situazione non cambia, e lo scontento degli studenti cresce sempre più. In particolare a Palermo, dove sembra che i servizi didattici offerti siano ancora frutto di una vecchia politica del taglio e del rallentamento.
Non tutti gli studenti però stanno a guardare, in particolare l’associazione Foro di Ateneo, associazione che da anni milita nelle più svariate facoltà dell’ateneo, fa sentire la propria voce. Infatti raccogliendo le istanze degli studenti, chiede al Rettorato la reintroduzione di due importanti servizi per la comunità accademica di UniPa: un appello di Novembre accessibile a tutti e una sessione di laurea di Dicembre. Da qui potrebbe passare un significativo sviluppo dell’ateneo, conformandosi a molti Atenei Italiani.
“Siamo assolutamente convinti – afferma Matteo Randazzo, presidente dell’associazione – che sia fondamentale che la governance d’Ateneo metta a disposizione tutte le risorse possibili per permettere di accelerare i tempi di conseguimento della laurea nella nostra università, migliorando la carriera accademica dello studente e il consequenziale accesso nel mondo del lavoro, oramai sempre più competitivo.
E per cominciare questo percorso, l’estensione dell’appello di Novembre a tutta la popolazione studentesca, e una sessione di laurea di Dicembre – continua Randazzo – sono due servizi fondamentali per lo studente, che già negli scorsi anni abbiamo cercato di introdurre nelle sedi consiliari di facoltà, e che oggi portiamo all’attenzione del Magnifico Rettore Midiri, lanciando anche una petizione aperta a tutti gli studenti che vorranno sostenerci in questa battaglia. Solo tutti insieme possiamo rendere il nostro Ateneo migliore”
Saranno presenti per tutto il mese di Maggio dei banchetti informativi all’interno dell’Università, dove gli studenti possono prendere atto della proposta dell’associazione Foro di Ateneo e sottoscriverla.