Un uomo di 50 anni, Lucio Patanè, è stato arrestato dai carabinieri di Giarre, su disposizione della Procura di Catania con l’accusa di aver aggredito nel dicembre dello scorso anno un imprenditore di Zafferana Etnea ‘colpevole’, a suo dire, di aver reso una testimonianza ‘non gradita’ durante l’udienza di un procedimento penale a suo carico per un’aggressione proprio nei confronti della vittima.
Patanè per quell’aggressione era stato arrestato per danneggiamento, atti persecutori ed estorsione ai danni dell’imprenditore. Per quest’ultimo reato era stato sottoposto alla misura cautelare in carcere, successivamente commutata in divieto di avvicinamento alla vittima, e infine era stato condannato in primo grado a cinque anni di reclusione ed al pagamento di una multa. Patanè deve ora rispondere di lesioni personali e minacce aggravate.
La vittima era stata raggiunta mentre con la sua auto era ferma a un distributore di carburanti a Zafferana Etnea. L’aggressore aveva aperto lo sportello, aveva tirato l’uomo fuori dalla vettura ed, afferratolo al collo, avrebbe detto all’imprenditore: “Tu hai a sperare che n’ta prossima udienza i cose vannu tutte bene, picchì sennò come minimo ti fai quaranta giorni di ospedale”, per poi allontanarsi come se nulla fosse accaduto.
L’aggressione avrebbe intimidito la vittima al punto tale da indurla a non sottoporsi nell’immediatezza a cure mediche, ma a tornarsene velocemente a casa. Pochi giorni dopo però, a causa di forti dolori, la vittima si recò nel Pronto Soccorso dell’ospedale di Giarre, dove fu visitata e dimessa con una prognosi di 30 giorni.