Evasione da parte di un detenuto trapanese riuscito ad allontanarsi indisturbato stamani dal Palazzo di giustizia della città, poco prima di comparire all’udienza in cui era imputato per furto. Protagonista della fuga è un pregiudicato, Francesco Adragna, 36 anni, originario di Erice, con una sfilza di precedenti penali anche per rapina ed evasione dagli arresti domiciliari. Cresciuto nel quartiere popolare soprannominato il “Bronx”, Adragna si trovava recluso nelle carceri di Agrigento.
Era stato trasferito stamani al Tribunale di Trapani per partecipare al processo. A scortarlo c’erano quattro agenti della polizia penitenziaria empedoclina. Ancora tutta da ricostruire la dinamica della fuga: gli interrogativi aperti sulla vicenda sono ancora tanti. Di sicuro, però, il detenuto non aveva le manette. Probabilmente, dicono alcuni testimoni, perchè aveva un braccio ingessato.
Mentre è ancora da accertare se Adragna si trovasse nella camera di sicurezza in attesa di andare in aula e, soprattutto, che la porta della stanza non fosse stata chiusa a chiave. Il giovane ha comunque eluso la sorveglianza degli agenti riuscendo, dal primo piano, attraverso le scale di emergenza, a guadagnare l’uscita, dopo aver attraversato alcuni locali del seminterrato, adibiti ad archivio. Le immagini riprese delle telecamere di sorveglianza documentano le varie sequenze dell’evasione immortalando il detenuto in tuta mentre balza al di là della ringhiera che delimita il palazzo di giustizia. L’allarme – anche questa una circostanza tutt’altro che chiara – però non sarebbe scattato subito: l’ex detenuto, infatti, indisturbato, è riuscito a raggiungere il parcheggio del Palazzo di giustizia e scavalcare la recinzione.
Un’ evasione ben diversa da quella che ispirò la pellicola Papillon, dove l’ergastolano Henri Carriere riuscì a scappare da la Caienna, nella Guyana Francese a bordo di una zattera di fortuna, riuscendo a raggiungere il Venezuela. Adragna si è limitato, infatti, ad allontanarsi neppure di corsa. Subito dopo l’allarme è scattata una vera e propria caccia all’uomo: ma le ricerche, condotte da polizia, agenti penitenziari e carabinieri, non hanno dato ancora esito. Il tribunale è stato circondato, anche se è ormai evidente che il detenuto sia riuscito ad allontanarsi.
