“Oggi con gli strumenti che ci sono messi a disposizione dall’Unione europea, il Pnrr in primis, la municipalità di Palermo è destinataria di interventi per oltre 50 milioni di euro per la bonifica della foce del fiume Oreto e per la bonifica della costa orientale della città, un costa un tempo preziosa e utile alle dinamiche del turismo, del lavoro del mare e poi violentata della distruzione di tanti palazzi liberty che costituì la follia omicida dal punto di vista urbanistico di questa città nel anni 60, il cosiddetto sacco di Palermo. Tutti gli sfrabbricidi dell’epoca sono stati gettati in questa costa che ora tocca noi recuperare e bonificare“. Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, nel corso del suo intervento all’evento della Commissione europea: Mission ‘Restore our Ocean and waters by 2030‘- The Mediterranean lighthouse in action, che è in corso di svolgimento a Palazzo dei Normanni.
“Il tema – ha aggiunto il primo cittadino – è molto più ampio e implica anche la rete delle relazioni e dei network che stiamo realizzando con l’autorità portuale per favorire l’interfaccia sociale ed urbana tra la città e il suo porto, non due parti separate di uno stesso complesso, ma due parti osmotiche di una stessa città. Grazie alla collaborazione che svolgiamo con l’autorità di sistema portuale e con le autorità marittime è anche in campo una riorganizzazione delle finalità operative degli scali marittimi e portuali della Sicilia occidentale per finalizzare ciascuno di essi ad una funzione prevalente”.