Condividi

Mafia: Cosa nostra non riesce a ricostituire la ‘Cupola’, i clan si dividono gli affari

mercoledì 22 Settembre 2021
DIA blitz Antimafia-Arenella White Sharks

I clan di Cosa Nostra, non riuscendo a ricostruire la Cupola cui spettava il compito di definire le questioni più delicate, hanno adottato “un coordinamento basato sulla condivisione delle linee di indirizzo e dalla ripartizione delle sfere di influenza tra esponenti di rilievo dei vari mandamenti, anche di province diverse”. E’ l’analisi contenuta nella Relazione della Dia appena consegnata al Parlamento e relativa al secondo semestre del 2020, nel capitolo dedicato alla mafia siciliana.

Nelle province di Palermo, Trapani e Agrigento Cosa Nostra resta egemone e si registrano ripetuti tentativi di una “significativa rivitalizzazione” dei contatti con le famiglie all’estero: le indagini rivelano come i clan hanno “riaperto le porte ai cosiddetti ‘scappati’ – dicono gli analisti – o meglio, alle nuove generazioni di coloro i cui padri avevano dovuto trovare rifugio all’estero a seguito della guerra di mafia dei primi anni ottanta”. Nell’area centro-orientale della Sicilia sono invece attive organizzazioni “più fluide e flessibili” che si affiancano ai clan storici. Tra queste, sottolinea la Relazione, “un rilievo particolare è da attribuire alla ‘Stidda‘, un’organizzazione inizialmente nata in contrapposizione a Cosa Nostra ma che oggi tende a ricercare l’accordo con quest’ultima per la spartizione degli affari illeciti”.

Le indagini hanno anche evidenziato come alcune di queste organizzazioni hanno fatto “un salto di qualita’” passando da gruppi dediti principalmente ai reati predatori a sodalizi “in grado di infiltrare il tessuto economico-imprenditoriale del nord Italia”. Sempre gli stessi i settori d’interesse sui quali si concentrano le attenzioni dei clan: estorsioni, usura, narcotraffico, gestione dello spaccio di droga, infiltrazione nel gioco d’azzardo illecito e del controllo di quello illegale. E continua, anche, l’infiltrazione in quelle aree economiche che beneficiano di contributi pubblici, in particolare nei settori della produzione di energia da fonti rinnovabili, dell’agricoltura e dell’allevamento. Infiltrazioni possibili grazie alla “complicita’ di politici e funzionari infedeli”

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

I molteplici volti delle donne a Palazzo Reale, la Fondazione Federico II apre le porte a “Through Her Eyes” CLICCA PER IL VIDEO

Un omaggio alla figura femminile, raccontata attraverso l’arte senza tempo della fotografia in bianco e nero, voluta dalla Fondazione Federico II, presieduta da Gaetano Galvagno, in collaborazione con la Fondazione Falcone

BarSicilia

Bar Sicilia, Marcello Caruso sulle elezioni provinciali: “Nessuna fibrillazione, trovare equilibrio nei territori. FI attrattiva” CLICCA PER IL VIDEO

Per la puntata n.314 di Bar Sicilia, Maria Calabrese e Maurizio Scaglione intervistano Marcello Caruso, coordinatore regionale di Forza Italia.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.