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Sit-in a Palermo a Piazza Pretoria, per salvare il referendum sulla cannabis legale. E la vittoria per Più Europa c’è stata, perché la proposta referendaria portata avanti da Fabrizio Ferrandelli, responsabile nazionale del partito di Emma Bonino, avrà la stessa data di consegna di tutti gli altri referendum.
“Grazie all’impegno straordinario di migliaia di persone che si sono mobilitate in tutta Italia, il Consiglio dei Ministri ha deciso di concedere la proroga fino al 30 Ottobre”, ha detto il capogruppo di +E al Consiglio comunale di Palermo.
Il Consiglio dei Ministri, riunitosi poche ore fa, ha dato il via libera al decreto legge con norme di giustizia e di proroga di un mese dei termini in scadenza per depositare i referendum, l’assegno unico e l’Irap. Lo si apprende da fonti governative a Cdm in corso. La Lega non ha partecipato al voto sulla norma che riguarda i referendum, esprimendo dissenso sulla scelta di prorogare i termini per la presentazione delle firme.
Ma partiamo dal fatto. Il referendum per legalizzare la cannabis ha avuto grande successo, ottenendo più di 500 mila sottoscrizioni a favore della proposta, ma occorre la certificazione delle sottoscrizioni da parte dei Comuni, trattandosi di un atto di loro specifica competenza amministrativa. I Comuni di residenza di ogni singolo firmatario devono fornire per la presentazione del referendum i certificati elettorali, nel senso che sono tenuti a dimostrare che il firmatario è titolare dei diritti civili e politici
Più Europa ha diffidato 1400 Comuni d’Italia, “Perché non tutti sono stati in grado di darci i certificati elettorali dei 500 mila sottoscrittori nei termini previsti per il deposito del referendum, – ha spiegato il consigliere comunale palermitano – un pò perché alcuni addetti sono in smart working, un pò perché alcuni dei comuni non hanno le procedure digitalizzate, e così via. Per cui ci siamo mobilitati in queste giornate su tutta Italia, diffidando i Comuni ad adempiere, e per chiedere al governo nazionale di prorogare i termini, la capacità dei comuni di certificare, perché noi le firme le abbiamo dentro. Quindi manca per i Comuni”.
Tuttavia, la situazione del capoluogo siciliano sembra migliore, e da un incontro con la dirigente del settore anagrafico e con il vicesindaco della Città Metropolitana, Fabio Giambrone, con delega ai servizi decentrati anagrafici, è emerso che Palermo è uno di quei comuni in grado di certificare nei tempi previsti per legge.
Presenti all’ iniziativa politica a sostegno dei referendum, altri consiglieri di Sala delle Lapidi al fianco di Ferrandelli: Concetta Amella, Milena Gentile, Valentina Chinnici, Andrea Mineo, e Rosario Arcoleo.