Sia che rivestisse un ruolo dentro i “Palazzi” che al di fuori, Daniele Zuccarello, l’ospite della 26esima puntata di donna Sarina, è sempre stato la voce fuori dal coro, quella dalla parte della gente, risultando scomodo a quanti lo avrebbero preferito più nei ranghi e silenzioso.
Commercialista, a capo dei movimenti a tutela delle Partite Iva, ha iniziato a lavorare sin da ragazzino, dal bagnino al facchino, al corriere. Giovanissimo consigliere di quartiere è poi entrato nell’Aula di Palazzo Zanca. Ribelle rispetto ai diktat di partito, si è schierato con Accorinti sindaco quando ha bloccato i tir sul cavalcavia pur essendo Zuccarello all’opposizione “sposo solo le battaglie che ritengo giuste per me e quella lo era. Non ho esitato”. Allo stesso tempo ha portato avanti ispezioni e operazioni verità nei carrozzoni del Palazzo e nelle partecipate.
La sua vita politica è stata nei movimenti, ha fondato Missione Messina, Futuro Trasparenza e libertà, ed è tra quanti, nel periodo del covid, ha creato movimenti per le Partite Iva che univano le città del sud a quelle del nord. “Abbiamo organizzato manifestazioni in tutta Italia, da Torino a Palermo”. Quando ha fatto lo sciopero della fame e ha poi protestato davanti a Palazzo Chigi è stato ricevuto dall’allora premier Conte.
A Messina ha portato in piazza imprenditori, esercenti, partite iva e artisti tutti uniti dalle stesse difficoltà causate da crisi e mancata riforma fiscale. “Siamo stati lasciati soli”. Con Insieme per Messina si è candidato sindaco nel 2018 ma alla fine ha fatto marcia indietro. Dall’autunno del 2022 con il suo movimento ha sposato le tesi indipendentiste e si è federato con Sud chiama Nord di Cateno De Luca. Ma resta un “free lance”, seguitissimo sui social, conosciuto là dove ci sono le proteste dal basso. E a donna Sarina regala la maglietta “plastic free”, perché “ormai in acqua c’è più plastica che pesci”.