Altri 342 migranti sono sbarcati a Lampedusa dopo che le otto imbarcazioni sulle quale viaggiavano sono state soccorse da motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. Salgono a 18, dalla mezzanotte, con un totale di 794 persone, gli approdi sulla più grande delle isole Pelagie. Sulle ultime carrette soccorse c’erano da un minimo di 35 fino a 56 persone, comprese donne e bambini, originarie di Burkina Faso, Costa d’Avorio, Camerun, Guinea, Liberia, Mali, Pakistan, Etiopia, Sudan e Senegal.
Tutti, dopo il trasbordo sulle unità di soccorso, hanno riferito di essere partiti da Sfax, in Tunisia. In almeno un paio di casi, le imbarcazioni sono state trovate alla deriva, prive di motore che, a dire dei migranti, sarebbe stato perso durante la navigazione.
Sono 1.280 i migranti che hanno già lasciato l’isola: 500 con il traghetto di linea della tarda mattinata per Porto Empedocle 180 con un aereo per Bologna e 600 sono stati imbarcati sulla nave militare Dattilo che sta facendo rotta verso Augusta e Catania.
E’ in corso, al momento, l’imbarco di altri 100 ospiti dell’hotspot della più grande delle isole Pelagie su una motovedetta della Guardia di finanza che farà rotta verso Pozzallo, mentre in serata altri 250 migranti verranno trasferiti con la motonave di linea che giungerà all’alba di domani a Porto Empedocle. Prefettura di Agrigento e polizia stanno cercando di fare il più in fretta possibile per alleggerire l’hotspot, dove alle ore 13, c’erano ancora 3.111 persone. E questo perché sull’isola continuano a registrarsi sbarchi e si ripetono le segnalazioni di avvistamenti e di soccorsi. Negli ultimi giorni, nonostante il tour de force di trasferimenti, sono arrivati molti più migranti di quanti ne sono stati trasferiti.
AGGIORNAMENTO
Ore 19:15 – Altri 330 migranti sono sbarcati a Lampedusa dopo che nove barchini sono stati soccorsi nelle acque antistanti l’isola e 8 migranti sono stati recuperati dall’isolotto di Lampione. Salgono a 28, con un totale di 1.124 persone, gli approdi a partire dalla mezzanotte. Sui natanti c’erano da un minimo di 17 tunisini fino a un massimo di 57 originari di Sierra Leone, Costa d’Avorio, Burkina Faso, Guinea, Sudan, Camerun, Senegal, Gambia. Tutti hanno riferito di essere salpati da Sfax, in Tunisia. Solo due gruppi hanno invece detto di essersi imbarcati in una spiaggia di Chebba e di Sidi Mansour, sempre in Tunisia.