Un busto in memoria del Beato Giudice Rosario Livatino è stato svelato in largo Savoia, a Canicattì, in provincia di Agrigento, paese natale del magistrato ucciso dalla mafia il 21 settembre del 1990, martire della giustizia.
L’opera, un busto in bronzo, è stata realizzata dall’artista canicattinese Lillo Costanza con la tecnica a cera persa ed ha un peso di più di 70 chili. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, il sindaco Ettore Di Ventura, il presidente della BCC San Francesco, Vincenzo Di Giacomo, e, in rappresentanza del Presidente della Regione Nello Musumeci, l’Assessore delle autonomie locali e della funzione pubblica, Marco Zambuto.
“Credo che la giornata di oggi rappresenti un momento importante per la nostra comunità perché con questo busto stiamo rendendo onore a un simbolo positivo del nostro territorio – sottolinea il presidente della banca che, cogliendo un’idea dell’Amministrazione Comunale, ha commissionato l’opera all’artista -. Oggi possiamo affermare che il martirio del Beato Giudice Livatino è il simbolo di una voglia di riscatto e di rinascita di questo territorio“.
“Il Giudice Livatino – aggiunge – era un giovane servitore dello Stato, rappresentante la parte onesta di questo territorio.
Sicuramente aveva accettato la sua sorte come prezzo da pagare per la vita che aveva scelto. Il suo martirio deve passare come un vero messaggio di speranze per costruire un futuro fondato sulla legalità e la vittoria come premio finale dello Stato, perché con questo busto viene consegnato simbolicamente alla cittadinanza il valore della Giustizia. Dimostrando nei fatti che la scelta di stare dalla parte della legalità è sempre vincente ed è la via giusta per rendere la Sicilia una terra sempre più libera“.