“Apprendo oggi che la direzione del gruppo Identità e Democrazia al Parlamento europeo ha deciso di espellermi, senza alcuna discussione, né consultazione con i membri delle varie delegazioni” lo annuncia l’europarlamentare Francesca Donato che lo scorso 21 settembre ha lasciato Lega denunciando l’appiattimento del partito di Salvini sulle politiche di Mario Draghi.
“Ricevo messaggi di stima e dispiacere da parte di colleghi italiani ed esteri – spiega l’ex leghista – che speravano che io potessi restare. Ho sempre lavorato con impegno e assiduità, senza mai saltare una riunione nemmeno durante il lockdown, seguendo in presenza tutti i triloghi in chi si sono definiti i regolamenti dei fondi europei per la ripresa. Ho sempre seguito i file assegnatimi con precisione e puntualità. Ma anche stavolta, alla professionalità e alla competenza non si è dato peso a fronte di ragioni “politiche”, dietro una precisa indicazione del vertice della Lega”
Per l’europarlamentare siciliana “la sensazione è che ci sia una volontà punitiva nei miei confronti, benché io abbia espressamente abbandonato il partito per ragioni ideologiche e non per contrasti personali o rivendicazioni di posizioni di potere, mi rattrista molto e aumenta la delusione“.
“Prendo atto della decisione, che mi costringerà ora a valutare la possibilità di richiedere l’adesione ad un altro gruppo al Parlamento Europeo, per poter continuare a svolgere il mio mandato in modo pieno ed efficace nell’interesse del mio Paese e in particolare delle Isole italiane” conclude Donato.