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Il comune di Santo Stefano di Camastra vola in Turchia. Nel corso del meeting internazionale di Kutahya, sono stati avviati importanti contatti e relazioni con il governo turco, con le università ed il comparto industriale ed artigianale della ceramica.
Le collaborazioni avviate aprono nuove ed importanti frontiere nella contaminazione positiva della produzione artigianale siciliana con quella estera, ma soprattutto sul versante dell’organizzazione della attività di commercializzazione e di vendita.
La delegazione europea è guidata dagli spagnoli Oriol Calvo e Xavier Morant, di AUC e dai due vicepresidenti italiani di AICC , Francesco Re, Sindaco di S. Stefano di Camastra, e Paolo Masetti, Sindaco di Montelupo Fiorentino. Il comparto turco della ceramica , in fortissima crescita, ha raggiunto ormai volumi di produzione che ammontano ad alcune centinaia di milioni di euro.
“Mi sento onorato di aver preso parte ad una convention così importante che può rappresentare una grossa opportunità per Santo Stefano di Camastra, avere un partner del calibro della Kuthaya, uno dei maggiori produttori ed esportatori di ceramica e piastrelle in tutto il mondo”, ha detto Francesco Re. “C’è adesso la necessità di costruire, partendo dal basso, un forte rapporto di collaborazione nel mondo dei saperi ,una attività che deve impegnare le nostre istituzioni regionali e per esse i licei artistici regionali ed il mondo della formazione dedicata”
“Un ruolo strategico e di fondamentale importanza lo devono e possono avere le nostre camere di commercio, l’Assessorato alle attività produttive della Regione Siciliana, che proprio in questi giorni ha varato la nascita del distretto regionale della ceramica. Indispensabile- aggiunge il primo cittadino di Santo Stefano di Camastra – la partecipazione ed il supporto delle accademie di belle arti presenti in Sicilia che devono sempre più rappresentare ponte di collegamento tra la bottega, la fabbrica, il mondo del lavoro e quello della conoscenza”.
Insomma, un’opportunità strategica per il territorio siciliano, alla luce del neonato distretto regionale della ceramica, di cui fa parte Santo Stefano unitamente a Caltagirone, Burgio, Erice, Trapani ed altri comuni dell’Isola. Creare un rapporto di scambio, di contaminazione di creatività, designer ed esperienze produttive . Per raggiungere il traguardo occorrono sinergie soprattutto con il mondo della scuola, della formazione dedicata e delle accademie di belle arti presenti in Sicilia.