La lunga e caldissima estate dell’aeroporto di Fontanarossa rischia di scivolare nello scontro politico tra le forze della coalizione di centrodestra, già alle prese con le altre emergenze di stagione e chiamate a programmare la sessione di riforme a Sala d’Ercole al termine della pausa estiva.
A Renato Schifani non è piaciuta ieri la nota con cui i meloniani hanno messo in discussione molte delle cose da fare e di quelle fatte da Sac. Il presidente della Regione si è infastidito per il nuovo fronte aperto dal partito di Giorgia Meloni in un momento di “calma apparente” che si era recentemente instaurato. https://ilsicilia.it/aeroporto-catania-trantino-gestione-sac-carente-presto-ristori-per-leconomia-siciliana/
Non ha controbilanciato poi di molto le cose il comunicato della Nuova Dc fatto uscire nelle ore successive, se non per il fatto che rende ipotizzabile lo scenario della diversità di posizione su un potenziale avvicendamento alla guida dell’aeroporto di Catania: da un lato FdI, Lega e Mpa, dall’altro Fi, con Nicola D’Agostino “main sponsor” di Nico Torrisi, attuale vertice della società di gestione, e i democristiani cuffariani.
Questa, del resto, non è una battaglia che si vince con la comunicazione. La messa in mora è finalizzata a ridiscutere tutto in un momento in cui gli “azzurri” a protezione dei propri uomini, vogliono evitare le fughe in avanti degli alleati.
L’accelerazione di FdI sarebbe ispirata dall’ex sindaco di Catania Salvo Pogliese, il più motivato, a quanto riferiscono le indiscrezioni, a proseguire sulla linea del “ribaltone”. Ma non è così semplice azzerare tutto e procedere all’assemblea dei soci in grado di ridefinire gli assetti.
E la Lega? Un primo contatto informale con i vertici nazionali del partito sarebbe stato fatto da Fratelli d’Italia, esplorativamente, per sondare gli umori di Matteo Salvini, il cui ministero designa una parte del collegio dei revisori. SI tratta solo di un passaggio preliminare o è un atto informale con cui incassare una ratifica a proseguire?
Il tema della privatizzazione degli aeroporti, infine, continua a incombere, come elemento discriminante di transizione. Oggi il governatore siciliano torna nella città etnea, al netto di ogni altra fibrillazione da parte dei meloniani, confidando nella ricomposizione del quadro; fondamentale sarà a quel punto il confronto con uno dei soci-chiave della Sac, la Camera di Commercio del Sud Est Sicilia che detiene oltre il 60% delle quote. La bilancia potrebbe a quel punto pendere da uno dei lati, determinando di fatto i vincitori i vinti della battaglia di agosto a Fontanarossa.