Il Palermo vince la quinta ed ultima amichevole che anticipa il primo impegno ufficiale, fissato per sabato 12 contro il Cagliari in Coppa Italia. Allo Stadio Briamasco, è terminato 0-3 il test contro il Trento.
Contro la squadra dell’ex Tedino i rosanero, scesi in campo con la terza maglia, svelata giusto una settimana fa, hanno dimostrato maggiore carattere e spirito di iniziativa, soprattutto nei primi 45 minuti, rispetto ai precedenti test.
Con qualche riadattamento mister Corini prosegue sulla linea del suo 4-3-3: Pigliacelli; Mateju, Lucioni, Marconi, Ceccaroni; Gomes, Stulac, Vasic; Insigne, Brunori, Damiani.
A fare la differenza quest’oggi è stato il centrocampo, con le idee di Gomes e Stulac. Proprio lo sloveno, forma fisica permettendo, potrebbe rivelarsi il vero innesto capace di fare la differenza nella scalata verso la massima serie. Non a caso in tutte e tre le reti c’è il suo zampino. Il numero 6 tiene in mano le chiavi del centrocampo, manovrando il gioco, costruendo azioni molto propositive per i compagni e confezionando ottime verticalizzazioni, che più volte hanno messo in difficoltà la difesa del Trento.
Il ridimensionamento in attacco, con Damini alla sinistra di Brunori, ha reso più complicata e lenta la manovra sul versante. Nonostante ciò il numero 21 è riuscito a mantenere bene la posizione e a farsi sempre trovare a disposizione e di supporto.
Il match si sblocca solo alla mezz’ora. I rosa infatti faticano inizialmente a trovare i giusti spazi. Poi ingranano e riescono a insidiare e invadere sempre di più l’area dei trentini. Dopo il colpo di testa di Vasic e due opportunità per Brunori, ci pensa Ceccaroni a portare i rosa in vantaggio. A offrire il pallone, da destra a sinistra, in area per il neoacquisto, è proprio Stulac. Bravo l’ex Venezia a innalzarsi sugli avversari.
Sette minuti più tardi Vasic fiuta ancora una volta il gol e questa volta riesce a insaccare la rete del 2-0. Sempre lo sloveno pesca Brunori in area che con grande tecnica e tenacia dribbla più uomini e appoggia per l’ex Padova che non sbaglia.
E’ proprio il capitano a chiudere il secondo tempo dal dischetto, piazzando il 3-0. A procurare il rigore Damiani, atterrato in area.
Nel secondo tempo i ritmi si abbassano e le occasioni diminuiscono. A incidere sono soprattutto i cambi e le variazioni tattiche. Corini infatti rivoluziona il l’undici titolare: dentro Desplanches, Buttaro, Graves, Nedelcearu, Segre, Saric e Soleri, fuori Pigliacelli, Mateju, Lucioni, Stulac, Vasic e Brunori. Più avanti ci sarà spazio anche per Corona, Broh e Di Mariano. Unica occasione degna di nota è il “tiro a giro” di Insigne che, ricordando un po’ le gesta del più celebre fratello, trova i guantoni del porterie avversario che spedisce in angolo. Il numero 11 ci riproverà, senza successo, anche a pochi minuti dallo scadere.
Trento alle spalle, adesso direzione Veronello, da dove tutto ha avuto inizio, per preparare il primo match ufficiale della stagione.