Gli incendi divampati a Palermo nell’ultima settimana di luglio hanno devastato il territorio dell’Isola, distruggendo gran parte del ‘verde‘ presente.
Sono state incendiate 7 distinte aree, per una superficie di 6070 ettari: Gallo, Billiemi, Cuccio portella S. Anna, Caputo Castellaccio, Moarda, Orecchiuta e Griforne. L’unica parte salva è la zona di monte Pellegrino.
Il Wwf, con la collaborazione dell’Aeroclub di Palermo – Boccadifalco, ha sorvolato e quantizzato le alture della Conca d’Oro, lasciando traccia della portata degli incendi.
( foto di WWF Sicilia Nord Occidentale)
“La concomitanza dei tempi di accensione nelle ore serali, la scelta di giornate con condizioni ambientali particolarmente favorevoli alla propagazione dei roghi e la perfetta conoscenza dei luoghi, lasciano presupporre una organizzazione capillare da parte di professionisti, termine che purtroppo possiamo ritenere appropriato, nella specificità del caso, nel nostro contesto siciliano“, citando le parole del Wwf in una nota.
“Un’area grigia di attività legali e illegali, di interessi leciti ed illeciti continua a condizionare la vita del territorio e continua ad attentare alla natura. Una banda di criminali continua ad inviare messaggi. Chi è l’interlocutore e cosa hanno da dirsi? E’ giunto il momento che la Magistratura e le Forze dell’Ordine, la Politica e le Istituzioni tutte, che negli ultimi anni hanno ignorato o comunque sottovalutato il problema, intervengano per tutelare la cittadinanza e fermare lo sfregio dei beni ambientali del nostro territorio siciliano!“, continua.
“Nelle prossime settimane, fino a quando un caritatevole manto erboso nato dalle piogge che si spera siano pietosamente leggere, per chi verrà da fuori, via aerea o via mare, questa sarà l’immagine della nostra sfortunata città!“, conclude.