Il 22 settembre è dietro l’angolo. I consiglieri del Comune di Palermo devono sbrigarsi ad approvare il bilancio consuntivo, che ha ricevuto il via libera da parte della Giunta, se vogliono riuscire a sfruttare i 34 milioni di euro di risorse libere. L’avvio della discussione, però, potrebbe slittare a metà mese, perché non è ancora arrivato il parere dei revisori dei conti, previsto in questi giorni. Intanto, dalla riunione dei capigruppo di oggi viene fuori il programma dei prossimi lavori d’aula.
Mentre le opposizioni attendono che il sindaco Lagalla, come da sue volontà, si presenti per parlare di sicurezza e di come vuole lavorare per prevenire altri incendi dopo le devastazioni dello scorso luglio, e che il vicesindaco Varchi vada a riferire sulla situazione critica di partecipate quali Rap e Amat, anche la maggioranza vuole vederci meglio sul denaro non speso, che potrebbe essere sfruttato per migliorare alcuni servizi alla cittadinanza.
Come, di preciso, potranno essere investiti questi soldi ancora non si sa. Tra i consiglieri non è iniziata una vera e propria discussione neanche fuori dalla sala Martorana di Palazzo Comitini, che sarà sede del consiglio mentre proseguono i lavori di restyling di Palazzo delle Aquile. Le ipotesi più accreditate, però, riguardano la manutenzione scolastica e la manutenzione stradale, ma c’è chi si inserisce puntando alla ricapitalizzazione di Rap.
Quello che è certo è che i 34 milioni di euro a disposizione dovranno essere impegnati entro il 31 dicembre 2023. Quindi, se per alcuni consiglieri “nonostante i tempi stretti, se si riuscisse ad approvare il consuntivo entro settembre, non ci sarebbero grosse difficoltà a trovare il modo di impegnare quelle somme, seppur considerevoli”, altri vanno “sul sicuro, sulla certezza di poter spendere davvero questi soldi entro l’anno, puntando su appalti in fase di aggiudicazione, in corso, finanziati, in attesa di copertura o che ne prevedano un ampliamento”.
Come nei giorni scorsi ha accennato anche la stessa Carolina Varchi, queste somme dovrebbero essere utilizzate per settori come marciapiedi, illuminazione pubblica, impianti sportivi e servizi extra delle partecipate. Ma le prime cose che vengono in mente sono gli accordi quadro già approvati, come quello di edilizia scolastica – da cui sono esclusi i lavori per il riscaldamento delle classi – e di manutenzione strade, con gli otto lotti che potrebbero vedere i capitoli di spesa aumentati già nelle prossime settimane.