Non ci sono dati che dimostrino come gli abusi sulla percezione del Reddito di cittadinanza siano maggiori al Sud rispetto al Nord. Lo ha sottolineato il presidente Inps, Pasquale Tridico, in audizione in commissione Lavoro alla Camera in merito all’indagine conoscitiva sulle nuove disuguaglianze prodotte dalla pandemia nel mondo del lavoro.
Il reddito di cittadinanza è “una misura straordinariamente importante proprio per coprire coloro che da tempo erano fuori dal mercato del lavoro“, ha detto Tridico. “Si tratta di una misura che, secondo le nostre analisi, va a colmare esattamente i gap socioeconomici, laddove esistono, quindi il Sud assorbe di più e non c’è un fenomeno di abuso rispetto ai dati socioeconomici nel Sud rispetto al Nord“, ha aggiunto. Inoltre, riportando gli ultimi dati disponibili, Tridico ha ricordato che “per i due terzi i percettori non hanno una carriera lavorativa, non hanno una contribuzione negli anni precedenti all’introduzione della misura, si tratta di anziani, over 60, disabili e minori, per circa i due terzi degli oltre 3 milioni di individui che percepiscono il reddito; il 64% in termini di nucleo sono al Sud, il resto è al Nord“.