Ancora un’altra morte sul lavoro in Sicilia. Questa volta nel tragico ribaltamento di una autobotte, causato secondo le prime ricostruzioni, da un incidente stradale autonomo avvenuto nel territorio di Monterosso Almo (RG), a perdere la vita è stata l’operaia stagionale della forestale Marinella Sigona, che avrebbe compiuto 55 anni a ottobre. Coinvolta nell’incidente anche una collega rimasta gravemente ferita per un politrauma e trasportata d’urgenza in elisoccorso nell’ospedale Cannizzaro di Catania. Insieme a loro ci sarebbero altri feriti ma non in pericolo di vita. Le due operaie erano impegnate nei servizi di spegnimento antincendio delle Forestale.
Lo scorso 14 agosto, dopo tre settimane di ricovero, in Sicilia era morto un altro forestale, Matteo Brandi, 67 anni, operaio stagionale anche lui, prossimo alla pensione, rimasto ferito il 24 luglio durante le operazioni di spegnimento di un rogo a Monreale, nel Palermitano.
La statale 194 “Ragusana” è provvisoriamente chiusa, in entrambe le direzioni, in corrispondenza del comune di Monterosso Almo, in provincia di Ragusa. Il personale di Anas è sul posto per la gestione della viabilità, provvisoriamente deviata su strade secondarie, e per il ripristino della normale circolazione nel più breve tempo possibile. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno estratto tutti i feriti e la persona deceduta, mettendo in sicurezza l’intera zona. Insieme a loro dell’incidente anche il personale del 118 ed i Carabinieri della Stazione di Monterosso Almo.
Non si tratta certo del primo incidente di questa estate che ha convolto un’operaio della forestale. Il 1 agosto a perdere la vita era stato infatti l’operaio forestale precario di 67 anni, Paolo Todaro, deceduto a San Filippo Superiore, nel Messinese, in un incidente sul lavoro. L’uomo, sempre alla guida di un’autobotte, stava percorrendo una piccola strada di campagna quando il terreno ha ceduto e il 67enne è precipitato in un dirupo morendo. L’autobotte ha fatto un volo di 60 metri, finendo completamente distrutta. Solo due mesi dopo sarebbe andato in pensione. Sempre nel mese di agosto dopo tre settimane di ricovero, in Sicilia era morto un altro forestale, Matteo Brandi, 67 anni, operaio stagionale anche lui, prossimo alla pensione, rimasto ferito il 24 luglio durante le operazioni di spegnimento di un rogo a Monreale, nel Palermitano.
Sebbene fortunatamente meno grave, il 30 giugno scorso un altro operaio della forestale, Benedetto Falletta di 55 anni, era rimasto gravemente ferito sul Monte Gulino a Misilmeri (in provincia di Palermo) mentre stava ripulendo un terreno demaniale con un decespugliatore. L’uomo, cadendo si procurò diverse ferite, è fu portato d’urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo.
Rispetto ai fatti di Ragusa la politica siciliana si è stretta attorno ai familiari della vittima:
“Apprendo con grande dolore la notizia della morte dell’operaia della squadra antincendio della Forestale, rimasta coinvolta, nel Ragusano, nell’incidente dell’autobotte sulla quale viaggiava al rientro dal servizio. Una tragedia che colpisce ancora una volta, purtroppo, coloro i quali svolgono per la Sicilia una preziosa funzione di presidio del territorio e di tutela dell’ambiente. Alla sua famiglia e ai suoi colleghi va il mio personale cordoglio, quello del governo regionale e di tutta la comunità siciliana. Agli altri operai feriti vanno i nostri più sinceri auguri di pronta guarigione“.
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
“Basta! È inaccettabile che si continui a morire di lavoro, in Sicilia come altrove. Al dolore per l’incidente nel quale oggi ha perso la vita nella zona di Giarratana un’operaia della Forestale si unisce la rabbia per la condizione di precariato, spesso precariato a vita, che caratterizza un comparto di lavoratrici e lavoratori troppo spesso criminalizzati e mai sufficientemente apprezzati per ciò che fanno, per come lo fanno”.
Lo affermano i segretari generali di Uil e Uila Sicilia, Luisella Lionti e Nino Marino, insieme con Maria Concetta Di Gregorio, segretaria Uila Ragusa, esprimendo “cordoglio e solidarietà” alla famiglia della vittima. Gli esponenti sindacali concludono aggiungendo la necessità “di sicurezza e prevenzione, informazione e formazione”.