Si svolgerà, domani pomeriggio 15 settembre, alle ore 15:00 un presidio davanti la prefettura di Palermo in via Cavour organizzato dal movimento “I Nastrini Diritti e partecipazione”, l’organizzazione sindacale Federazione del lavoro e del sociale Cub, il Sindacato “Alba” e in “Unione con Cittadinanza attiva”. La manifestazione è stata organizzata per chiedere con decisione al prefetto di Palermo di dichiarare lo “stato di crisi della città” e per l’apertura di un tavolo tecnico permanente tra Regione Siciliana, Comune di Palermo e le parti sociali per affrontare seriamente il problema occupazionale e la devastazione economica e ambientale in cui versano i territori.
Le organizzazioni pretendono risposte concrete circa le soluzioni da mettere in campo sul versante crisi sociale e povertà a seguito di carovita, dell’innalzamento progressivo dei prezzi e sulla profonda crisi occupazionale che colpisce percettori di reddito cittadinanza e disoccupati di lunga durata.
Da tempo, il collettivo delle realtà appartenenti al movimento “I Nastrini”, organizza presidi e sit-in in città per affrontare importanti questioni legate al mondo del lavoro, dell’economia, dell’ambiente e del sociale che riguardano la città, davanti i luoghi della politica comunale e regionale per porre l’attenzione su determinate questioni, portando non solo proteste ma anche proposte agli enti preposti sulle tematiche portate.
Il movimento, nel suo comunicato ufficiale chiede alle istituzioni preposte “come intendono procedere le istituzioni al fine di garantire la coesione sociale? Come intendono utilizzare le risorse Gol mirate alla ricollocazione in Sicilia, che sono a disposizione ma ancora non utilizzate?”.
“Con le manovre del Governo nazionale – continua il comunicato– la regione è il comune più volte si sono trovate impreparate alla gestione dei soggetti precari, creando ulteriori danni per queste fasce marginali”.
“La presenza dello stato si palesa sempre di più solo quando si parla di aumentare le imposte, tagliare il welfare e fare profitti sulle spalle dei cittadini. La partita si gioca sulla formazione e i tirocini per riuscire ad incastrare nel sistema le domande e le offerte di lavoro, chiediamo dunque che la Prefettura faccia da garante in questo stato di crisi e convochi tutte le parti per mettere in piedi una task-force mirata al raggiungimento dell’obiettivo” conclude il comunicato del movimento.