Nel cuore della Sicilia, Corleone (PA) si prepara a rendere omaggio a uno dei suoi eroi più coraggiosi, Padre Pino Puglisi, nel trentennale del suo martirio. Domenica 24 settembre, alle ore 18, le strade della città si riempiranno di significato e speranza, con il puparo antimafia Angelo Sicilia che darà il via alla rassegna di spettacoli dedicata alla storia del “prete che combatteva la mafia col sorriso” e prenderà vita attraverso l’arte dei pupi siciliani, portando un messaggio di resilienza e impegno contro la criminalità organizzata.
Quest’anno, il trentennale del suo martirio è l’occasione per otto appuntamenti itineranti dedicati al coraggioso parroco di Brancaccio. un tributo a un uomo che ha osato sfidare il buio della mafia, pagando il prezzo più alto.
L’opera di Angelo Sicilia a lui dedicata è la più rappresentata nei 25 anni di attività artistica del puparo siciliano e della sua “Compagnia dei Pupi della Legalità”.
Il primo spettacolo “Padre Pino Puglisi. Un prete contro la mafia” andrà in scena domenica presso la Villa Comunale di Corleone in piazza Falcone e Borsellino. L’evento è inserito nella giornata dal titolo “Corleone, ieri, oggi, domani” all’interno della rassegna “Corleone… parla”, organizzata da Markus Salemi e Francesca Soltani, col patrocinio del Comune di Corleone, iniziativa culturale per promuovere le bellezze del territorio.
Gli organizzatori della rassegna spiegano a proposito dello spettacolo dei pupi: “Prima dello spettacolo di Angelo Sicilia, con cui ricorderemo la figura di Padre Pino Puglisi, a noi molto cara, l’artista racconterà del suo impegno civile e sociale che, di fatto ha abbracciato, e porta avanti da anni. Una lotta nell’antimafia, quella di Angelo Sicilia, che passa per la più antica forma d’arte, ovvero i pupi siciliani”.
Lo Spettacolo
“Padre Pino Puglisi. Un prete contro la mafia”
Quella di Pino Puglisi, beatificato dalla chiesa, è la storia di un prete di frontiera che è stato ucciso dalla mafia perché faceva semplicemente il suo mestiere. In Sicilia, infatti, non si ammazzano solo giudici e forze dell’ordine, ma anche i ministri di Dio che hanno il coraggio di alzare la testa, di lottare per donare condizioni migliori a bambini destinati a divenire manovalanza per le associazioni criminali. Angelo Sicilia riesce, con questo spettacolo, a narrare la semplicità e la forza di “3P”, la sua coraggiosa ribellione, incastonandola abilmente nella difficoltà culturale di un quartiere come Brancaccio che appare in tutta la sua inesorabile decadenza. Se da un lato viene palesata, in tutta la sua forza distruttiva, la cultura omertosa e la violenza, dall’altro la gioia dei bambini riesce a lenire questo crudo realismo. La narrazione fuori campo è affidata al cantastorie che riesce a tessere il filo rosso che unisce la drammaticità e la bellezza di questa storia. Gli spettatori si troveranno ad osservare l’indifferenza dei palermitani dinanzi al corpo martoriato del prete e saranno chiamati a scegliere subito da che parte stare.
Il calendario della rassegna
La rassegna di spettacoli di Angelo Sicilia dedicata a Padre Pino Puglisi continuerà il suo cammino toccando luoghi simbolo del fenomeno mafioso in Sicilia.
Il 27 settembre, l’attenzione si sposterà sull’IC.S. “Pirandello-Borgo Ulivia,” nel quartiere Falsomiele a Palermo.
Il 28 settembre, la rassegna fa tappa a Buonfornello, un’altra comunità che ha lottato per liberarsi dall’influenza criminale.
Il 29 settembre, la rassegna approderà a Cinisi, una località che porta ancora le cicatrici delle azioni mafiose.
Queste tappe non sono solo spettacoli teatrali, ma occasioni per riflettere sull’importanza della legalità e del coraggio civile. Angelo Sicilia, con il suo impegno nell’antimafia, dimostra che l’arte dei pupi siciliani può essere uno strumento potente per sensibilizzare e ispirare la società e le nuove generazioni. La rassegna, in questi luoghi simbolo, ribadisce il messaggio che la cultura e la legalità possono trionfare sull’oppressione e l’ingiustizia e che il sacrificio di Padre Pino Puglisi ci sprona a scegliere: tra il coraggio di lottare contro la mafia o restare nell’oscurità e cedere all’omertà.