Gli occhi sorridono, svelando l’emozione nel sapere che il suo sogno, iniziato 18 anni fa, in questi mesi sta prendendo finalmente vita. Salvo Toscano, giornalista e scrittore, ci dà appuntamento davanti alla Cattedrale di Palermo, luogo ricorrente nei suoi ormai dieci romanzi gialli dedicati alle indagini dei fratelli Corsaro.
È da poco stato sul set della fiction tratta dalle sue storie, che avrà come protagonista Beppe Fiorello, folgorato dal personaggio di Fabrizio Corsaro, un cronista di nera che, insieme al fratello avvocato, Roberto, riesce sempre a scoprire il colpevole e le motivazioni che si celano dietro un delitto.
Tra citazioni colte e cultura pop, musica classica e Beatles, cinema e tv, con gli immancabili “Trinità e Bambino”, la città e i suoi abitanti con le loro vite assolutamente normali si staccano dallo sfondo per diventare parte integrante del racconto. La mafia fa capolino, ma ogni stereotipo è volutamente evitato.
In una Palermo amata e odiata, Fabrizio e Roberto in vent’anni crescono, si evolvono, fanno esperienze di vita che li trasformano profondamente, rendendoli più vicini ai lettori ad ogni pagina.
“La lama dell’assassino” (Newton Compton) è uscito solo due mesi fa, ma in cantiere c’è già molto. E non tutto è legato ai fratelli Corsaro.
A microfoni spenti, poi, Toscano svela un altro sogno: “Fabrizio abita di fronte alla Cattedrale. Un giorno, chissà, riuscirò a comprare la palazzina, restaurarla e trasformarla in un b&b. Il nome? ‘Da Fabrizio’, ovviamente”, scherza.