A Catania non si potra’ passeggiare sul lungomare, a Gela tolgono i tappetini con cui i cittadini coprono i tombini per non sentire la puzza di fogna, a Ragusa come nel resto della Sicilia i volontari della Protezione civile sono in stato di preallarme.
Tutti gli altri restano – si spera – a casa, in una sorta di lockdown meteorologico: il ciclone Apollo si sta formando al largo della Sicilia, e gia’ tra qualche ora comincera’ a soffiare vento e acqua sull’isola, tornando a flagellarla. Apollo portera’ venti forti, piogge intense ma durera’ meno. Lo ha spiegato Guido Guidi, tenente colonnello dell’Aeronautica militare fornendo all’AGI le ultime previsioni sull’arrivo del ciclone in Sicilia e in Calabria, atteso per le prossime ore. “Un minimo di pressione atmosferica si sta approfondendo in queste ore”, dice Guidi. Apollo “e’ ancora al largo ma si sta avvicinando alle coste della Sicilia sud-orientale. La previsione – continua – e’ che arrivi sulle coste della Sicilia, e poi possa riprendere a scendere verso sud: dunque con la parte piu’ intensa forse giungera’ a lambire il territorio nazionale, ma lo interessera’ direttamente con i venti e le piogge che accompagnano la parte periferica. Questo accadra’ gia’ da questa sera, da questa notte e per la giornata di domani”.
Sara’ un fenomeno peggiore di quello che ha gia’ messo in ginocchio l’area di Catania? “Sara’ diverso”, sottolinea Guidi. “Li’ abbiamo avuto eventi persistenti, di 48-60 ore della stessa situazione, lo stesso flusso di pioggia sulle stesse aree. Apollo, con buona approssimazione, ci dara’ eventi anche intensi per vento e pioggia ma piu’ localizzati e di breve durata, e difficilmente potranno insistere sulla stessa zona, che pero’ e’ gia’ in difficolta’”. “Il primo impatto – continua Guidi – sara’ nel Ragusano e nel Siracusano, poi tocchera’ anche alla costa orientale con la provincia di Catania e alla parte piu’ meridionale della Calabria ionica con la provincia di Reggio. Comincera’ a perdere consistenza e forza gia’ nella seconda parte della giornata di domani. La fase sara’ chiusa per questa porzione di territorio entro il pomeriggio di sabato prossimo”. Dal pomeriggio tutti i volontari di Protezione civile si sono resi reperibili nel piu’ breve tempo possibile. “Sono la nostra eccellenza”, ha detto il capo ella Protezione Civile, Fabrizio Curcio, in queste ore a Catania. Mezzi pronti. Nel Ragusano scuole chiuse, chiusi anche gli uffici comunali salvo quelli dei servizi essenziali. Cosi’ anche nel Siracusano, nel Nisseno, nel Catanese. La Regione ha chiuso i suoi uffici nella parte orientale dell’isola. La circolazione ferroviaria sara’ sospesa sulla linea Catania – Siracusa – Ragusa dalla mezzanotte alle ore 9 e sulla linea Ragusa – Canicatti’ dalla mezzanotte alle ore 13. Per la prima volta un evento meteorologico intenso che avviene in Europa – come un uragano o un ciclone – ha un nome ufficiale. ‘Apollo’, spiega ancora Guidi, e’ stato scelto “nell’ambito del consorzio Eumetnet di Paesi europei che hanno avviato il programma ‘storm naming’, assegnando agli stessi Paesi la responsabilita’ di attribuire nomi propri a eventi quando questi accadono nel loro territorio”. La scelta su ‘Apollo’, dice Guidi, arriva da “una lista di nomi, della quale questo e’ uno dei primi in ordine alfabetico”. Nomi a tempeste e cicloni ne erano stati dati in precedenza dall’Universita’ da Berlino o da altri enti in modo autonomo, ma “non in un coordinamento di paesi europei”. “La ratio di dare un nome a eventi del genere – sottolinea Guidi – non e’ assolutamente mediatica, ma serve a concentrare tutte le informazioni riguardanti un evento sotto un nome facile da ricordare migliorando cosi’ la qualita’, il coordinamento, la qualita’ e la compiutezza delle informazioni recepite dai cittadini.