Nuovo Decano, nuovo prorettore vicario ma stesso clima di tensione in vista delle elezioni per il successore di Salvatore Cuzzocrea. Dal 1 ottobre è andato in pensione l’ex Decano Letterio Bonina, protagonista di un’estate rovente in Ateneo per le due delibere di elezioni anticipate, finite al centro di polemiche e ricorsi al Tar (QUI). L’ultimo provvedimento di Bonina, preso a pochi giorni dal suo pensionamento del 30 settembre (QUI), è stato rigettato dal Dg Bonanno per via delle stesse cause di irricevibilità del primo.
VERSO LE ELEZIONI
Adesso il Decano è il professor Antonio Panebianco, ordinario del Dipartimento di scienze veterinarie che entro il 18 ottobre, come da normativa, indirà le elezioni fissando la data. Il mandato del Rettore Cuzzocrea scade infatti tra sei mesi, il 17 aprile 2024. Con ogni probabilità le elezioni dovrebbero tenersi entro la prima metà di dicembre. Appare archiviata quindi anche la questione proroga del Rettore, ipotesi ventilata a livello nazionale per una trentina di rettori in scadenza (entro il 2026) e che era diventata lo “spauracchio” del fronte anti-Cuzzocrea come lo stesso ex Decano spiegò inserendo tra le motivazioni delle elezioni anticipate il timore di un prolungamento del mandato (QUI).
LO SCONTRO NAVARRA-CUZZOCREA
Infatti sullo sfondo di queste elezioni, anzi, non sullo sfondo ma in primo piano, c’è lo scontro tra l’ex Rettore Pietro Navarra e l’attuale Salvatore Cuzzocrea, che ha scandito gli ultimi anni di mandato. La querelle sulle elezioni anticipate e il dibattito sulla proroga sono segnali di un clima torrido e di una campagna elettorale che sta vedendo come bersaglio l’attuale Rettore e presidente Crui Cuzzocrea, lasciando in secondo piano tutto il resto. Un po’ come accaduto a Messina con l’elezione del successore di De Luca alla poltrona di sindaco. Cateno, che non era candidato sindaco, è stato però il bersaglio principale della campagna elettorale.
DUE CANDIDATI
Al momento i candidati al Rettorato sono due, non è escluso che possano esserci altri nomi per sfilacciare l’elettorato, ma è evidente che la corsa è polarizzata tra il professor Michele Limosani (fronte Navarra) e la professoressa Giovanna Spatari (fronte Cuzzocrea).
Il primo a scendere in campo è stato il professor Michele Limosani, direttore del Dipartimento di Economia ed il cui nome circolava già da tempo come candidato del fronte navarriano e che punta ad un elettorato trasversale (QUI)
La sorpresa, rispetto ad una rosa di papabili indicati dal Rettore Cuzzocrea, è stata una donna, Giovanna Spatari, pro rettrice al welfare ed alle politiche di genere. La professoressa di Medicina del lavoro ha rotto gli indugi nei primi giorni di settembre (QUI)
PRIMA RETTRICE?
Puntare su una donna, per di più in un ambiente che nei decenni scorsi si è rivelato fortemente conservatore, è la novità e la vera sfida di questa elezione. Giovanna Spatari non è l’unica candidata donna nella storia della corsa all’ermellino, ma è l’unica che ha la possibilità di diventare la prima Rettrice dell’Università di Messina (e tra le poche d’Italia). Prima di lei ci ha provato negli anni scorsi la professoressa Adriana Ferlazzo che si candidò Rettrice nel 2007 e nel 2013. In entrambi i casi però aveva di fronte più avversari ma soprattutto “big” del calibro di Franco Tomasello (che vinse nel 2007) e Navarra (che divenne Rettore nel 2013).
Nel 2023 in un clima di polemiche e forti tensioni una candidata come la Spatari potrebbe essere “l’underdog” (il cosiddetto candidato “sfavorito” dai pronostici e che si rivela la sorpresa) della corsa al Rettorato. In Italia ci sono 73 Rettori e 11 Rettrici (nessuna delle quali più a sud di Roma….)
Nel frattempo, dopo le dimissioni del professor Giovanni Moschella (è stato prorettore vicario di Cuzzocrea) è stato nominato il prorettore vicario il professor Eugenio Cucinotta, ordinario di Chirurgia Generale. Moschella, il cui nome era tra i papabili candidati alla successione di Cuzzocrea, si è dimesso da pro rettore nei primi giorni di settembre: “si è incrinato il rapporto di fiducia che per lungo tempo ha caratterizzato il nostro rapporto”. Il professor Eugenio Cucinotta, nel triennio 2013-2015 è stato Direttore del Dipartimento di Patologia Umana dell’Università di Messina, mentre, dal 2018 al 2021, ha diretto il Dipartimento di Patologia Umana DETEV. Direttore, dal 2020, del DAI di Chirurgia del Policlinico di Messina. E’ inoltre componente del Senato Accademico dal 2021, Presidente della Società Italiana di Chirurgia d’Urgenza e del Trauma (SICUT) per il biennio 2023-2024.
La sua produzione scientifica consta di 164 pubblicazioni, molte delle quali sono state oggetto di relazione a vari congressi Nazionali ed Internazionali. È, inoltre, autore di alcune pubblicazioni monografiche sui trapianti d’organo.