Gli abiti, gli accessori, i gioielli, fanno parte integrante della nostra cultura, parlano di noi, con i loro stili datano le nostre esistenze, ci ricordano abitudini di vita, passioni, luoghi, sentimenti. Oggi però l’industria del tessile pur essendo una delle più redditizie del pianeta è allo stesso tempo una delle più inquinanti della terra. La produzione e la manutenzione degli abiti inoltre costa enormi quantità di acqua. Tante agende in diversi tavoli di approfondimento parlano di sostenibilità nel mondo della moda.
Ma qual è veramente la conoscenza che abbiamo di questo argomento? Quanto possono le abitudini quotidiane al consumo avere un impatto reale? Quale è il ruolo di chi produce, distribuisce e comunica?
Questi sono alcuni degli spunti alla base del talk dal titolo “La sostenibilità etica: creare network per un futuro green”, che coinvolge il collettivo Trame Siciliane, sigla creata dieci anni fa per unire i produttori siciliani che operano con una visione green.
Sabato 14 ottobre, l’appuntamento all’interno dell’Archivio Storico di Palermo. Durante l’evento verranno premiati i designer siciliani “sostenibili”: Franco Padiglione, Irene Ferrara, Daniela Vinciguerra per Vuedu, Antonella Sgrò per le Tommasine, Roberto Intorre, Eugenio Vazzano, il collettivo Coccadoro, Debora Correnti per 23é, Mollo tutto e Marianna Vigneri.
“Dal macro al micro – spiega l’organizzatrice Gioia Gange – con Trame Siciliane abbiamo scelto di veicolare questo messaggio ad un pubblico culturalmente periferico rispetto a queste tematiche e di rispondere con la testimonianza attiva rappresentata nella selezione di dieci talenti che hanno trovato spunto creativo anche nell’impegno etico”.
In un passaggio del testimone simbolico i premi sono realizzati dagli alunni del corso di Fashion design dell’Accademia delle Belle arti del capoluogo. A presiedere i saluti istituzionali ci sarà il sindaco Roberto Lagalla, da sempre vicino alle tematiche che coinvolgono i più giovani nei progetti green.