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Di Igor Scalisi Palminteri

Palermo, quartiere Albergheria: “Con Passione”, il murale che illumina la fragilità umana e la resilienza

giovedì 19 Ottobre 2023
Murale "Con Passione"

Nel cuore del quartiere Albergheria a Palermo, tra le strade di Ballarò in vicolo dei Benedettini sorge un nuovo murale intitolato “Con Passione”, realizzato dall’artista Igor Scalisi Palminteri. L’opera affronta temi delicati e universali come la depressione, nasce come segno di riflessione sulla fragilità umana ed è, al contempo, un omaggio alla memoria di una donna, Alessandra, e per questo pensato insieme a Giuliano, il suo compagno.

 

“È stato uno dei muri più difficili da affrontareafferma Igor Scalisi Palminteri -, difficile inteso come sofferto, vissuto con passione e con compassione. Insieme a Giuliano lo abbiamo pensato e voluto fortemente. Più passavano i mesi, più capivamo che era un atto dovuto ma difficile al tempo stesso, perché si racconta la fragilità: la fragilità di un essere umano, di una donna in questo caso, una nostra amica e compagna, che abbiamo conosciuto e amato”.

Igor Scalisi Palminteri

“Nel raccontare la fragilità di Alessandraproseguestiamo raccontando la fragilità di tante persone che cadono nel “buco nero”, come la definiscono Colapesce e Di Martino nel loro testo sanremese. Questo buco nero è qualcosa che da un momento all’altro può ingoiare chiunque. Nessuno si senta escluso. Nessuno può permettersi di giudicare uno stato di fragilità, quando senti di non farcela e non trovi motivi per alzarti la mattina. Grandi artisti e persone comuni sono caduti in questo buco nero. Nessuno ha un vaccino”.

Il “buco nero” rappresenta quel momento in cui la vita sembra inghiottire ogni speranza, un luogo senza vie di fuga. L’obiettivo del progetto è illuminare questa oscurità, mettendo in luce la fragilità con l’intento di far sentire meno soli coloro che vi si trovano.

 

 

 

Un’idea che si coniuga con quella della cura dei luoghi e, insieme, delle persone, della loro vita: “Combattere per la cura di uno spazio comune vuol dire prima di ogni altra cosa affermare l’idea che uno spazio pubblico non è “di nessuno”, ma “di tutti”. E quindi, come bene collettivo, merita la forma più alta di rispetto e dedizione è la premessa di Giuliano, compagno di AlessandraMa tale consapevolezza e pratica reale non è né semplice, né scontata e a volte si raggiunge in modo doloroso e lacerante, quando quello a cui teniamo di più ci viene a mancare irrimediabilmente. Questo progetto nasce dalla perdita drammatica di una compagna, di una figlia, di una sorella, di un’amica. E dal bisogno di ritrovare una dimensione possibile di esistere oltre la tragedia”.

“Alessandra prosegue Giulianoaveva una sensibilità senza difese, una passione senza difese. Per questo era ‘diversa’, nel significato più nobile di questa parola. Tanto forte quanto vulnerabile, come tutte le persone così intense da non conoscere vie di mezzo. La sua malinconia e la sua energia sono state raccolte da Igor per essere riconsegnate alla città attraverso la sua arte urbana. Un altro faro acceso su un luogo dimenticato, su una problematica abbandonata a se stessa come la fragilità psicologica. Alle spalle del Palazzo Reale – spiega ancora Giuliano -, tra i vicoli del centro storico nel popolare quartiere dell’Albergheria, abbiamo scelto questo spazio. Dopo tanto inutile girare nelle zone ‘belle’ della città, ma non solo, ci siamo trovati in un posto che aveva davvero bisogno e proprio per ciò ci ha accolti. La scintilla in cui speravamo è scattata. Gli abitanti del quartiere, gli amici, i volontari, dopo il nostro arrivo si sono uniti per aiutare a pulire, a raccogliere immondizia, erbacce e siringhe. La condivisione è diventata solidarietà“.

“Qui dove anni fa è apparsa su una parete la Santa Rosalia di Igorafferma ancora Giuliano -, oggi, dopo l’incontro con una giovane donna testimone dell’umanità, il miracolo si è compiuto realmente. Questo luogo è tornato ad essere cercato. Discusso. Vissuto. E crediamo che non ci sia messaggio di rinascita e resistenza più forte dello spazzare via l’indifferenza come il peggiore dei rifiuti. Un atto d’amore e di compassione. Lo stesso in cui Alessandra ha sempre creduto”.

“Se un simbolo o un esempio si vorrà trarre da questa storia – prosegue Giuliano – dovrà essere quello che nessuna tragedia, nessun tormento, potrà mai cancellare tutta la bellezza e la grazia che ogni esistenza porta con sé e che continuerà a donare anche quando tutto sembra finito. Diversamente, saranno solo strumentalizzazioni e pregiudizi. Poi se la nostra iniziativa avrà veramente “un senso” si potrà capire solo col tempo. E’ una lotta impari, lo sappiamo. Una battaglia inutile secondo molti. Di fronte alle catastrofi planetarie e a chi pensa che la guerra esiste solo quando ne parlano la televisione e lo smartphone. Nella transitorietà di ogni cosa, l’immediatezza fa sembrare ordine e civiltà immutabili, ma non è affatto così. E come la vita e la cura di un luogo si possono giudicare sul serio solo nel lungo periodo, anche la memoria, come esercizio morale per essere autentica e attiva deve superare lo scontro con gli anni che si susseguono, con le nuove gioie e con i nuovi dolori. Con la “dolce indifferenza del mondo”.

“Se questa immagine così umana e così simbolica e questo spazio resisteranno con passione – conclude -, vorrà dire che lo sforzo di tutte le persone che hanno donato il loro tempo non è stato vano”.

 

L’autore del progetto esprime gratitudine nei confronti di coloro che hanno contribuito: Giuliano, figura chiave nell’ideazione; Nino, Danilo, Maria e tutti coloro che si sono presi cura del luogo sotto il muro. Questi luoghi non sono solo spazi fisici, ma portano con sé le storie e le persone che li animano.

 

GALLERY FOTO DEI LAVORI DI REALIZZAZIONE

 

Il murale “Con Passione” diventa così un simbolo di speranza e resilienza, un invito a riflettere sulle fragilità umane e a trovare forza nell’amore e nell’empatia reciproca. La sua presenza nel tessuto urbano di Ballarò non è solo artistica ma anche terapeutica, ispirando la comunità a sostegno reciproco e comprensione.

In un mondo in cui la fragilità tocca ogni strato sociale, l’arte diventa veicolo di connessione e consapevolezza. Il progetto si propone di sensibilizzare il pubblico sulla realtà di chi lotta con la propria fragilità e di stimolare una riflessione collettiva sulla necessità di un sostegno empatico.

Il murale “Con Passione” è così più di un’opera d’arte; è un messaggio di speranza, un ricordo amorevole, e una dichiarazione di resistenza contro il buco nero della disperazione.

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