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Arte, inclusione e sperimentazione

“Madonie Cultura Accessibile”: “Tela di comunità” itinerante e valorizzazione del patrimonio

sabato 30 Settembre 2023
Madonie Cultura Accessibile - Processione Petralia Soprana

L’artista Igor Scalisi Palminteri mette la sua firma nel progetto “Madonie Cultura Accessibile”, un’iniziativa dedicata a valorizzare le ricchezze artistiche e culturali dei 11 borghi delle Madonie che vi partecipano: Campofelice di Roccella, Castelbuono, Castellana Sicula, Collesano, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Petralia Sottana, San Mauro Castelverde, Sclafani Bagni, Valledolmo, Vallelunga Pratameno.

Progetto “Madonie Cultura Accessibile”

Il progetto “Madonie Cultura Accessibile”, finanziato dal Ministero della Cultura e promosso dai comuni delle Madonie, è stato lanciato quest’estate per valorizzare le bellezze artistiche e culturali della zona, eliminando le barriere architettoniche e sensoriali. Gli undici comuni coinvolti, tra cui Vallelunga nell’area del Vallone, si sono uniti per creare percorsi accessibili e segnaletica inclusiva, offrendo un’esperienza senza ostacoli di qualsiasi tipo.

I LUOGHI E GLI ITINERARI

L’itinerario delle Madonie in Sicilia offre un ricco patrimonio culturale, dalla Torre di Campofelice di Roccella al Museo Civico e Museo Naturalistico di Castelbuono, attraverso il Castello di Collesano e fino al mulino Petrolito di Castellana Sicula. Continuando con il Museo della Memoria a Petralia Soprana, il Museo delle Madonie a Geraci Siculo, il Museo Etno-Antropologico a San Mauro Castelverde, il Castello di Sclafani Bagni, il Museo degli Antichi Mestieri e Tradizioni di Valledolmo, la Collezione Etnografica di Vallelunga Pratameno  e la centrale idroelettrica a Petralia Sottana.

Tra i patrimoni “immateriali” spiccano la coltivazione della manna a Castelbuono, il ballo della cordella a Petralia Sottana, i riti della Settimana Santa a San Mauro Castelverde e la Giostra dei Ventimiglia a Geraci Siculo. Un legame tangibile tra passato e presente, promuovendo la conservazione attiva delle radici culturali e tradizioni che rendono le Madonie un’autentica gemma.

LE AZIONI

Il progetto promuove la conoscenza e accesso al patrimonio culturale e alle bellezze delle Madonie, con attenzione alle persone con disabilità. Ciò sarà realizzato con servizi innovativi e tecnologie avanzate. Parallelamente, si mira a sviluppare prodotti e servizi che integrino la valorizzazione dei tesori culturali locali.

L’opera di Scalisi Palminteri contribuirà certamente a creare quella “brand identity”, il focus dell’iniziativa, che intende iniziare la riqualificazione di questa specifica area del palermitano in grado di offrire al turista o visitatore e ai residenti, una esperienza unica da ricordare e condividere.

Le Madonie sono caratterizzate da attrattori culturali di rilevanza e incarnano un profondo spirito di accoglienza. Questo autentico luogo, armonizzando tradizione e innovazione, storia e futuro, si impegna per la qualità della vita e la sostenibilità. Un patrimonio culturale, dunque, accessibile a tutti. E per tutto l’anno.

Il progetto prevede diverse azioni significative:

La segnaletica sarà migliorata per favorire l’accessibilità cognitivo-relazionale e sensoriale dei luoghi culturali in ciascun comune. Targhe informative di dimensioni generose, mappe turistiche, e QR code personalizzati forniranno informazioni dettagliate sui punti di interesse.

Per garantire l’accesso a visitatori con disabilità, saranno installati montascale mobili a cingoli, soprannominati “scoiattoli,” nei luoghi dove le barriere architettoniche sono insormontabili.

Particolare attenzione sarà data alla produzione di materiale divulgativo mirato alle persone con disabilità cognitivo-relazionale e sensoriale. Ciò includerà mappe stampate, pieghevoli informativi, e targhe in alluminio con testi braille per una maggiore inclusività.

L’elemento digitale non è trascurato: la creazione di archivi digitali e la produzione di video in 2D e 3D, incluso l’utilizzo della Lingua Italiana dei Segni (LIS), offriranno un’esperienza più ricca e coinvolgente.

Laboratori partecipativi coinvolgeranno la comunità nella costruzione di inventari che narrano il patrimonio materiale ed immateriale attraverso storie, usi, costumi, e tradizioni locali. Esperti del settore culturale guideranno questo processo di “narrazione” dei luoghi.

Servizi di consulenza specializzata mireranno a musealizzare le collezioni, migliorando l’accessibilità per tutti i visitatori, inclusi quelli con bisogni speciali.

Infine, un piano di comunicazione integrato, che abbraccia campagne di promozione online e la creazione di un’identità visiva distintiva, assicurerà che l’iniziativa “Madonie Cultura Accessibile” raggiunga il suo pubblico in modo efficace.

Il percorso delle “Mappe di Comunità” 

Attraverso una serie di incontri aperti alla cittadinanza nei comuni del progetto (GALLERY FOTO), che sono in corso proprio in questi giorni, che vengono realizzati partendo dal basso (del tipo bottom-up), attingendo alla memoria collettiva del territorio vengono via via realizzate delle “mappe di comunità”, in cui il visitatore potrà avere contezza dello straordinario patrimonio di saperi percepito e segnalato dalle comunità residenti. E nei percorsi turistici, particolare attenzione sarà data al confronto con le disabilità, per favorire e ampliare la platea dei fruitori.

L’accessibilità, vitale per fruire del patrimonio turistico italiano, implica eliminare barriere architettoniche, cognitive e sensoriali. In breve, significa rispondere alle esigenze comuni: garantire l’accesso, offrire percorsi agevoli, inserire zone di riposo, e assicurare segnaletica chiara. Un impegno per rendere il patrimonio turistico aperto a tutti.

Questo progetto celebra le Madonie in modo inclusivo, aprendo le porte della cultura a ogni cittadino.

Igor Scalisi Palminteri: “La tela di comunità”

L’artista palermitano Igor Scalisi Palminteri, dunque, sarà coprotagonista della parte finale del progetto e realizzerà una tela lunga 22 metri e larga 2.

Ma non sarà solo a dipingerla: “L’idea è quella di poterla dipingere con un’azione di pittura comunitaria. Una “tela di comunità” itinerante che attraverserà e “ri-cucirà” insieme gli 11 Comuni coinvolti nel progetto” dichiara l’artista.

Igor Scalisi Palminteri

Ad ogni tappa i partecipanti al laboratorio dipingeranno la tela che sarà posizionata a terra in un luogo adeguato e possibilmente all’aperto, tempo permettendo. Tappa dopo tappa, pittura dopo pittura si avrà alla fine una sovrapposizione di segni colori immagini che sarà la summa di ciò che ogni singolo partecipante avrà espresso attraverso il linguaggio della pittura.

Successivamente, la lunga tela sarà suddivisa in 11 segmenti, ognuno dei quali sarà montato su telaio, diventando così la tela individuale di ciascun Comune. Questi frammenti collettivi costituiranno un ritrovato “genius loci” (spirito del luogo) proveniente dall’oblio. Nel laboratorio, si auspica la partecipazione di individui con abilità diverse, promuovendo la formazione di gruppi eterogenei in termini di età, abilità e genere.

Si comincia il 2 ottobre mattina con gli appuntamenti a Petralia Soprana presso il cortile della scuola e nel pomeriggio a Geraci Siculo in piazza del Popolo; il 3 ci si sposta a Petralia Sottana in piazza Duomo e nel pomeriggio appuntamento presso la casa di riposo San Giuseppe di Castellana Sicula; a Vallelunga Pratameno l’artista arriverà il 4 ottobre mattino, presso l’aula polifunzionale di piazza Europa, mentre nel pomeriggio sarà a Valledolmo, al centro Giovani di via Sicilia; il 5 ottobre mattino a Collesano all’area campetti e nel pomeriggio in piazza Piersanti Mattarella a Sclafani Bagni; il 6 ottobre Campofelice di Roccella è il borgo protagonista dell’evento mattutino che si terrà al centro sociale, mentre il pomeriggio l’appuntamento è a San Mauro Castelverde al chiostro di San Francesco. Castelbuono ospiterà l’evento finale con una data da definirsi.

Alle attività di pittura parteciperanno anche persone con bisogni speciali a cui il progetto si rivolge.

 

Locandina evento

L’artista 

Igor Scalisi Palminteri, nato a Palermo nel 1973 e diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti locale, espone sia in Italia che all’estero, focalizzandosi sulla sacralità e sui santi. Animatore di laboratori artistici per bambini a rischio di esclusione sociale, collabora con istituti scolastici e servizi sociali.

Dal 2018, si dedica agli interventi urbani, dialogando con le comunità per creare un senso di appartenenza. Opere come “La Santa Morte” e “Viva Santa Rosalia” diventano parte integrante dei luoghi.

Il progetto “Cartoline da Ballarò” e il documentario “Prospettiva Ballarò” (su Netflix) evidenziano il suo impatto nel quartiere Ballarò. Collabora con lo studio AM3 per la Chiesa del Cuore Immacolato di Maria, consacrata nel novembre 2022, contribuendo con arredi sacri e opere d’arte.

Murales “Sperone167”

Nel 2019, con “Sangu e latti” nel quartiere Sperone, avvia un percorso collaborativo. Nel 2021, co-ideatore di “Sperone167”, insieme all’artista Chekos e Danilo Alongi di Afea Art & Rooms, portando alla nascita di un’alleanza creativa con gli abitanti, le associazioni, le scuole e innumerevoli professioniste e professionisti del luogo per promuove l’arte urbana come motore di comunità.

Il documentario “Il Gabbiano più Inutile del Mondo” (2022) racconta la sua storia e interventi nei quartieri vulnerabili.

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