Forme di governo: il semipresidenzialismo de facto potrebbe essere la nuova via maestra in Italia. E’ l’ipotesi ventilata dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti con l’elezione di Mario Draghi al Colle che poi, in caso di trasloco al Quirinale, dovrebbe dirigere anche il governo, restando il protagonista principale dell’azione politica.
L’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, ha twittato in proposito, e in veste di cultore e tecnico del diritto ha dichiarato “Perché è una bestemmia evocare il semi-presidenzialismo di fatto? Lo ha praticato Napolitano e dopo Mattarella. Siamo il paese che non cambia la forma di governo se non per prassi o referendum. La sfida, semmai, è togliere la golden share al Pd, che considera il Colle casa sua”.
D’altronde, negli ultimi decenni mutazioni politiche e nuove leggi elettorali hanno già imposto una inversione di marcia rispetto alle tradizionali dinamiche politico-istituzionali del nostro Paese. Una possibile soluzione ai problemi di governabilità senza troppe distinzioni di schieramento?