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L'idea

Tra innovazione e sviluppo, l’agricoltura sociale come scommessa del futuro

sabato 28 Ottobre 2023

L’evoluzione strutturale in generale dell’agricoltura e delle aziende agricole in particolare si intreccia con il rapido cambiamento dell’intero sistema socio-economico italiano, che ha visto un rapido passaggio da una società prevalentemente rurale ad una industriale. E’ per questo che si ha la necessità di sfruttare al meglio il nostro territorio e le risorse a disposizione anche attraverso soluzioni innovative, sostenibili e di ultima generazione. La Regione Siciliana mette a disposizione dei fondi per lo sviluppo dell’agricoltura siciliana, che possano favorire la crescita economica contribuendo anche a migliorare l’equilibrio territoriale, sia in termini economici che sociali.

Agriturismi, attività didattiche, attività di ricezione e fattorie sociali sono solo alcune delle categorie impreditoriali che il dipartimento regionale dell’Agricoltura mira a concretizzare nell’ambito del Piano strategico della Politica agricola comune (Pac) 2023/27. Con gli “investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole”, si vuole aiutare gli imprenditori che mirano alla creazione, alla valorizzazione e allo sviluppo della propria azienda.

Andrea Valenziani e Justyna Podlaska fanno parte di quegli imprenditori che hanno voluto scommettere, con sé stessi e l’imprenditoria siciliana. Sia Andrea che Justyna provengono da altri settori ma hanno studiato tanto per scegliere l’agricoltura di prossimità e la filiera del biologico. Insieme hanno avviato un progetto educativo, inserendo la loro azienda nella rete regionale delle fattorie didattiche e organizzano moltissime attività destinate all’infanzia.

Il progetto è stato pensato durante la pandemia e nasce alla fine di essa, coinvolge attualmente tre educatrici ed è stata per i due ragazzi una scelta importante per gli spazi agrituristici in crescita e per gli abitanti del territorio. Ci troviamo a Carlentini, in provincia di Siracusa dove, negli anni Ottanta, il papà di Andrea aveva avviato la propria azienda agricola, in continuità con la tradizione familiare della moglie. Si parla di 15 ettari di terreno coltivato a vite, ulivo, mandorlo e seminativo. Andrea decide così di avviare una ristrutturazione. Grazie alle misure del Programma di Sviluppo Rurale lavorano sul miglioramento fondiario e fanno del piano di eradicazione del Citrus Tristeza Virus (CTV) un’occasione per uscire dalla monocoltura agrumicola. L’obiettivo era diversificare la produzione aziendale puntando su tre capisaldi produttivi: Continuità, sostenibilità ed innovazione.

Agrumi, ulivi e prodotti subtropicali come mango e avocado sono alla base delle loro coltivazioni, prodotti con un elevato fabbisogno idrico, dall’elevatissimo potenziale commerciale, sebbene potenzialmente più “rischiosi” in quanto ancora “nuovi” come esperienza agricola del territorio.

Negli ultimi anni, le aziende agricole italiane e siciliane si sono reinventate, acquisendo una veste completamente innovativa. L’agricoltura non viene più identificata come mera attività di produzione di beni, ma come un settore poliedrico, capace di generare beni eterogenei e, soprattutto, servizi volti all’aumento del benessere sociale dell’intera collettività.

Nel 2008 Andrea che Justyna creano la prima piattaforma di e-commerce. “Non si tratta di un semplice servizio di vendita on line – spiega Andrea – ma di una gestione del lavoro che ha a che fare con realtà di dimensioni diverse e con pecu liarità produttive disomogenee tra loro, sia sul piano stagionale che qualitativo. Questo dà continuità, non solo all’offerta, ma anche all’impegno lavorativo che generiamo collettivamente”.

Nell’arco di pochi anni il progetto decolla: “In un decennio – spiega Andrea – siamo passati da 400 mila euro a circa 3 milioni di fatturato, i dipendenti sono cresciuti parallelamente passando da 7 a quasi 50 operatori ed operatrici”.

Attualmente le aziende agricole coinvolte nell’offerta di rete sono un centinaio circa, tutte siciliane, a fronte di un mercato di consumo europeo, in particolare sistemi di consumatori in Italia, Lettonia, Olanda e progetti di filiera minima in Italia, Olanda, Francia e Belgio. L’e-commerce destinato al pubblico, è stato incrementato da una sempre più alta offerta di servizi alle aziende agricole.

La digitalizzazione – spiega Andrea – ha reso più facile l’emersione di progetti di questo tipo ma la vera innovazione è rappresentata dall’innovazione del modo di concepire il lavoro agricolo”.

Attraverso la rete sono riusciti ad assumere, trasformando in stabile un lavoro agricolo che generalmente paga lo scotto della stagionalità.

Stiamo cercando di rendere performante un lavoro di solito molto sottovalutato e questo ci permette di retribuire i lavoratori in base al loro livello e investire in equipaggiamento”.

Possiamo definirlo quasi un salto nel futuro che cancella logiche arcaiche che spesso hanno frenato lo sviluppo agricolo dell’isola.

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