E’ stato ritrovato nel pomeriggio a Cala Pulcino, nell’isola di Lampedusa, il cadavere di un migrante. A lanciare l’allarme è stato un gruppo di turisti che ha notato il corpo già in stato di decomposizione, con indosso soltanto una maglia bianca e ormai irriconoscibile, che giaceva tra gli scogli.
Il cadavere, che potrebbe essere di una donna, era riverso a pancia in giù, legato con una corda nera a uno pneumatico utilizzato come salvagente. A Cala Pulcino, che si trova poco dopo la famosa spiaggia dell’isola dei Conigli, sono già arrivati i sanitari, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine.
Avvisato subito il pm di turno della procura di Agrigento. Il cadavere è stato imbarcato a bordo del gommone dei vigili del fuoco e tra non poche difficoltà, considerato che il mare oggi è abbastanza agitato, l’imbarcazione si sta dirigendo verso il molo Favaloro, dove stanno arrivando anche i sanitari e i carabinieri per l’ispezione cadaverica.
E’ possibile che la donna viaggiasse su un barcone con a bordo 531 migranti, tra siriani, egiziani, bengalesi e pakistani. L’imbarcazione di 25 metri, partito dalla Libia, è stato soccorso nella tarda serata di ieri nelle acque antistanti a Lampedusa. Oggi, per l’intera giornata, il gruppo di sopravvissuti è rimasto nell’hotspot di contrada Imbriacola, dove ci sono complessivamente 576 ospiti, per essere sottoposto a foto-segnalamento e rilievo delle impronte digitali.
I migranti hanno riferito di aver pagato da 4mila a 7mila dollari per la traversata cominciata, durante la notte fra venerdì e sabato, da Zuarah, in Libia. Sulla carretta, che è stata posta sotto sequestro, sono stati trovati, secondo una stima approssimativa, circa 500 litri di carburante. Gli agenti della squadra mobile della questura di Agrigento si stanno, adesso, occupando delle indagini per identificare gli scafisti.