La storia infinita del regolamento attuativo sul fotovoltaico sembra, molto lentamente, destinata ad avere un suo epilogo.
Dopo lo stallo durato circa un anno dalla scorsa Finanziaria (QUI), che ha messo a disagio molti utenti che speravano nell’avvio della procedura pubblica, qualcosa finalmente si è mosso negli uffici della Regione. Si sta lavorando al bando ed entro il mese di novembre verrà pubblicato – così dicono gli addetti ai lavoro – sul sito del dipartimento, pertanto gli interessati saranno, ben presto, messi a conoscenza delle procedure e modulistica per la presentazione delle domande.
La dotazione finanziaria complessiva attuale è di 400.000 euro, come previsto dalla passata legge di Stabilità, e si tratta di una misura di sostegno volta anche a fronteggiare l’eccezionale aumento dei costi dell’energia derivanti dall’attuale contesto di crisi internazionale.
L’assessorato regionale all’Energia ha intanto elaborato il decreto che prevede i criteri e le modalità per l’erogazione di un contributo straordinario a favore delle persone fisiche residenti in Sicilia per l’acquisto e l’installazione di pannelli fotovoltaici, e di sistemi di accumulo di energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici destinati esclusivamente alle utenze domestiche.
L’obiettivo del governo Schifani è quello di “promuovere l’uso razionale dell’energia e delle fonti rinnovabili nonché il contenimento dei consumi energetici”. Al tempo stesso occorre pensare alla tutela del territorio in linea con i principi di sostenibilità ambientale e con gli obiettivi del Pears (Piano energetico ambientale della Regione Siciliana). Inoltre, è giunto il tempo di dare una risposta certa a chi sfrutta le energie rinnovabili e intende investire in campo fotovoltaico.
Tra i criteri di ammissibilità, deve essere garantito il rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale di settore, tra cui le norme sulla sicurezza e sull’ambiente e in materia di aiuti di Stato. Sono ammesse a finanziamento, in particolare, le spese per l’acquisto e l’installazione degli impianti, i lavori correlati, i sistemi per la gestione energetica e il monitoraggio dell’impianto, le spese tecniche, le spese di istruttoria e di gestione della pratica, gli oneri di sicurezza sostenuti per l’intervento, comprensivi di I.V.A. Tutte queste spese devono essere dettagliate per voci di costo.
Per quanto riguarda i contributi da elargire agli utenti destinati all’installazione di impianti fotovoltaici per uso domestico, il decreto assessoriale stabilisce un importo pari al 50% delle spese sostenute, ritenute ammissibili, per l’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico nonché di un sistema di accumulo di energia elettrica prodotta dal medesimo impianto fotovoltaico. Il contributo concesso non può, in ogni caso, essere superiore a 5.000 euro a utente.
Per quanto riguarda i beneficiari della misura economica, possono partecipare al presente avviso esclusivamente “le persone fisiche, proprietari o titolari di diritti reali e personali di godimento formalmente riconosciuti in un atto registrato, riferito all’unità immobiliare ad uso residenziale a servizio del quale viene realizzato l’impianto fotovoltaico nonché un sistema di accumulo di energia elettrica prodotta dal medesimo impianto fotovoltaico, installato su edifici, nel territorio regionale, a servizio dell’immobile di residenza. Ciascuna persona fisica può presentare domanda per una sola unità immobiliare. Per la stessa unità immobiliare è ammessa una sola domanda per la medesima tipologia di intervento prevista nel bando”.
Il contributo è assegnato attraverso una procedura a sportello, che valuta l’ammissibilità delle domande secondo l’ordine cronologico della loro presentazione nel periodo di apertura del bando. Una volta conclusa l’istruttoria di ammissibilità per tutte le domande presenti nel sistema è predisposto un elenco delle “domande ammesse e finanziate” fino all’esaurimento della dotazione finanziaria, seguito da quello dell’elenco delle “domande ammesse non finanziate”. Qualora si rendessero disponibili risorse, dovute ad economie delle domande precedenti, sarà possibile finanziare le “domande ammesse non finanziate” seguendo l’ordine dell’elenco.
Dunque, il percorso è già tracciato. Dopo il provvedimento a firma di Roberto Di Mauro, sarà solo questione di tempo. Almeno si spera.