A 18 anni è stata tra i primi attivisti dei meet up del M5S. A 25 anni e 40 giorni, è stata la parlamentare più giovane a varcare la soglia della Camera, nel 2018. Ancora oggi, con i suoi 31 anni che compirà a gennaio 2024, abbassa notevolmente la media. Ma nonostante la giovane età, Angela Raffa, deputata della Camera del M5S al secondo mandato, ha ereditato da “nonna Angela” determinazione, animo battagliero e schiettezza. Negli anni della scuola, quando disertava le lezioni scappava dal papà in cantiere per apprendere ed aiutare. Appena laureata in economia ha aperto una sua impresa “green” (si occupava di materiali da costruzione eco sostenibili) con 5 operai in cantiere. I dissidi (per usare un eufemismo) tra la parlamentare e Cateno De Luca sindaco negli anni del covid la dicono lunga sul fatto che Angela Raffa non le manda mai a dire. Sì al confronto, no all’ipocrisia.
Attualmente è in Commissione Bilancio, quindi alle prese con la Finanziaria e con il dibattito sulla riforma fiscale. L’ospite della 38esima puntata di donna Sarina non ha dubbi: “Io dico sempre che se fai politica per trovare soluzioni non è mai facile né al governo né all’opposizione. Ma il governo Meloni è sordo a qualsiasi proposta anche migliorativa che venga dall’opposizione. A volte preferiscono che siano gli uffici tecnici a migliorare il testo, persino se si tratta di errori grammaticali che segnaliamo. Sulla riforma fiscale ho presentato proposte migliorative per i giovani che aprono le imprese e incontrano troppe difficoltà, ma nessuna è stata presa in considerazione. La flat tax tanto sbandierata in tv è bene che si sappia, ad oggi non esiste. Nel frattempo assistiamo ai disastri come l’Iva su assorbenti, pannolini, beni di prima infanzia. Meloni si sta rimangiando tutto quello che aveva detto in campagna elettorale……”
La parlamentare è orgogliosa di aver preso il carattere da nonna Angela che nel 1959 rimase incinta e quando il fidanzato la mise di fronte al bivio: o me o il bambino, non esitò. Da ragazza madre degli anni ’50 ha cresciuto il papà della parlamentare che infatti porta il cognome della nonna.
“Ha cresciuto da sola mio papà, era anche impegnatissima nel sociale e sindacalista della Cgil. E noi in famiglia siamo come lei”.
Così sin da giovane Angela Raffa ha respirato l’aria del cantiere ed appena ha potuto si è “messa in proprio” in stile green. Nel frattempo si è impegnata in politica e quando è stata eletta nel 2018 alla Camera ha lasciato le redini dell’impresa al fratello.
“La politica non è una professione, la regola dei due mandati è sacrosanta ed io la rispetto e ci credo, non ci giro intorno, non mi candido ad altri ruoli, non mi piace chi esce dalla porta e poi prova a tornare dalla finestra”.
Nel M5S è stata tra le prime, nel 2011, quando a 18 anni iniziò con l’attività nel territorio, progetti per il verde, la mobilità sostenibile, il sostegno al canile Millemusi.
Nel 2018 l’ingresso alla Camera, in quell’elezione che vide il M5S in Sicilia fare cappotto al punto che c’erano più seggi che candidati “grazie a noi sono stati eletti colleghi della Puglia, Toscana e Campania….”
“I primi 5 anni sono stati complicati, ho dovuto imparare a muovermi in Palazzi interessati più ai giochi di potere che ad altro, ma l’esperienza in politica a scuola e il lavoro con l’impresa mi è servita”.
Oggi fa da “chioccia” ai colleghi del M5S al primo mandato.
Alle elezioni amministrative del giugno 2022 mentre il centrosinistra non riusciva a far quadrato ha lanciato la proposta di Mimmo Sorrenti, uno degli eroi del Birrificio Messina, a candidato sindaco (QUI).
“Io ci credevo fermamente. A me non piacciono i giochetti politici e per di più a Messina c’era il peso di Cateno De Luca, dovevamo essere decisi, consapevoli delle scelte”.
Su quanto accaduto a livello nazionale con la scissione del gruppo Di Maio non ha dubbi: “La politica non è personalismo. Di Maio aveva trasformato il M5S nel suo partitino, e io l’ho sempre detto, era una deriva che faceva male al partito. Il governo con la Lega era stato frutto di una votazione on line, di un contratto di governo, Ma Di Maio è passato da un mai col Pd e mai col partito di Bibbiano ad andarci al governo……”
La parlamentare ha appena presentato una proposta di legge a tutela delle donne e madri che prevede nei casi di contratti a tempo determinato che durante la maternità (ovviamente senza toccare le misure già a tutela) il contratto venga “sospeso” per riprendere quando rientra al lavoro ed evitare così che il datore di lavoro ne approfitti per non rinnovare il contratto. Anzi, sono previsti anche sgravi fiscali per chi trasforma il determinato in indeterminato. “Matilde Siracusano mi ha già detto che su questa proposta si possono trovare convergenze. Incrociamo le dita”.
Quanto alle Europee 2024 non ha dubbi: “arriveremo forti perché non c’è obbligo di coalizione per fortuna. Ognuno corre per sé”.
Sulla Finanziaria che è all’esame delle due Camere e che deve essere votata entro fine anno è drastica: voto -2