La norma “salva ineleggibili”, come la definisce il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo ai microfoni de ilSicilia.it, getta ombre ingombranti sul parlamento siciliano. Proprio in questo momento il deputato dem alla Camera sta esponendo la sua relazione nel corso della direzione regionale Dem, convocata dal presidente Antonio Ferrante, anche per fare il punto in vista dei prossimi appuntamenti in programma entro la fine dell’anno e delle elezioni Europee che si terranno a giugno prossimo.
“Sulla norma scritta e votata per salvare la poltrona, all’Ars si è superato ogni limite”, afferma Barbagallo nella video intervista. L’ex parlamentare di Sala d’Ercole, per quel che gli riguarda, aggiunge che “la vicenda ha assunto connotazioni volte ad integrare specifiche fattispecie di reato”, tanto che il “Partito democratico manderà le carte in Procura”.
“Si va dal presidente della commissione bilancio che anziché occuparsi di materia di ‘bilancio’ fa inserire nella sua commissione una norma ordinamentale che lo salverebbe dalla decadenza definitiva. Per non parlare, poi, della norma di interpretazione autentica che sarebbe meglio definire una ‘bugia autentica’ e cioè che le ssr non sono enti strumentali della Regione quando è evidentissimo il contrario. Ce n’è abbastanza, manderemo le carte in Procura perché siamo in presenza di soggetti che in attesa di un giudizio di secondo grado intendono modificare le regole del gioco in corsa ritenendosi assolutamente al di sopra delle leggi “, conclude Barbagallo.
Gli ineleggibili che rischiano di uscire da Sala d’Ercole sarebbero 4; i meloniani Dario Daidone presidente della commissione Bilancio, Giuseppe Catania e Nicola Catania e Davide Vasta, deputato di Sud chiama Nord.