Si è fatto attendere a lungo, ma alla fine, con il suo tempo e con la calma da burosauri della Regione, è arrivato il bando da 400.000 euro per l’acquisto e l’installazione di pannelli fotovoltaici nonché di sistemi di accumulo di energia elettrica. Il contributo straordinario a fondo perduto, erogato dal Dipartimento dell’energia che fa capo all’assessore Roberto Di Mauro, si pone in linea con l’attenzione riservata dalla Regione sul tema delle fonti rinnovabili.
Possono avanzare la richiesta tutte le persone fisiche che siano residenti nel territorio siciliano e che detengano un diritto di proprietà, comproprietà o di usufrutto su unità immobiliari ad uso residenziale. I beneficiari di fatto delle agevolazioni saranno i titolari delle utenze elettriche legate agli immobili per cui è stata avanzata la richiesta.
Si tratta di un bando a sportello, nel quale le richieste andranno presentate entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gurs, ma possono essere accolte solo fino all’esaurimento dei (pochi) fondi disponibili. Questo implicherà una “corsa” dei richiedenti per accaparrarsi le somme che, probabilmente, finiranno in breve tempo.
Il contributo spettante a ciascuno, infatti, ha un tetto massimo di 5.000 euro, pari al 50% delle spese sostenute dai richiedenti e che andranno appositamente documentate. Inoltre, l’incentivo può cumularsi con altri provvedimenti detrattivi ed agevolazioni già presenti a livello nazionale e regionale.
Da un breve calcolo matematico emerge che, se ogni richiedente sfruttasse a pieno le potenzialità economiche del bando, le richieste che potranno essere accolte saranno pari e non superiori ad 80. E’ un buon inizio, ma è comunque ancora troppo poco, specie per un bando la cui approvazione si è fatta attendere da circa nove mesi.
Inoltre, il provvedimento non è rivolto a coloro che posseggono già un impianto fotovoltaico e che volessero procedere alla sua manutenzione o all’ampliamento. Allo stesso modo, rimangono esclusi dalla misura le attività che forniscono servizi, come ristorazione o alloggi alberghieri, e gli edifici pubblici. Insomma, si tratta di un provvedimento che si rivolge ad una platea non molto ampia.
Le somme verranno erogate soltanto alla fine dei lavori, dopo che il beneficiario avanzi la richiesta di saldo mediante apposita modulistica che viene allegata al bando e solo successivamente all’esito positivo delle verifiche e controlli eseguiti dalla Regione.
Sebbene i fondi non appaiano particolarmente consistenti, non va dimenticato che in questi mesi la Regione ha comunque attenzionato particolarmente il tema. Come abbiamo avuto modo di spiegare in questo articolo , infatti, sono state stanziate somme ingenti per la costituzione delle Cer.